Non fruitori di un servizio, ma collaboratori di un Progetto educativo
Lunedì 22 febbraio il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo si è recato a Cassino presso le Suore Stimmatine per un incontro con i Genitori e i Docenti della Scuola da loro gestita, l’Istituto “S. Maria delle Grazie”. E’ stato un incontro amichevole e colloquiale, presenti, insieme ai genitori, anche molti bambini che vivacizzavano l’ambiente. Appena entrato, infatti, il Vescovo Gerardo si è intrattenuto a salutare e scherzare con bambini e genitori. Dopo una breve presentazione di saluto da parte del Dirigente scolastico, prof. Antonio Simeone, il Vescovo ha dichiarato che preferiva parlare di “compito educativo” piuttosto che di “emergenza educativa”, perché se c’è un’emergenza, bisogna pilotarla bene per farla diventare un’urgenza, cioè una priorità di intervento.
Un papà e una mamma debbono ritenere come priorità, come fattore più decisivo per il benessere della famiglia, il loro ruolo educativo, ha sottolineato con forza Antonazzo. Ciò che non deve mai mancare nella loro giornata è la prospettiva educativa: anche nel mangiare, nell’andare a lavorare, tutto deve essere attraversato da un’anima educativa.
E devono chiedersi, ha continuato, qual è il bene comune di una famiglia, perché anche la famiglia, come qualunque raggruppamento sociale, deve tendere al bene comune, che riguarda il bene di ciascun membro e di tutti i membri insieme, perché ogni singolo membro del contesto familiare possa raggiungere il pieno compimento di sé e della propria storia personale, quindi della sua felicità. Ognuno deve perseguire il bene comune secondo il proprio ruolo, coniugandolo con il ruolo degli altri. La famiglia promuove il bene comune quando c’è il processo educativo, di cui non si può assolutamente fare a meno. Spesso, ha osservato il Vescovo, le famiglie perseguono tanti obiettivi ma non quello fondamentale, il bene comune. Il compito educativo deve riguardare veramente tutti, in una circolarità benefica e salutare.
Come? Non in modo autonomo, ogni famiglia da sola, ma stabilendo delle “alleanze educative”, con la scuola, con la parrocchia… Queste alleanze sono su due livelli, uno verticale con le istituzioni, ed uno orizzontale, per esempio tra famiglie. Queste alleanze, ha spiegato il Vescovo Gerardo, sprigionano energie buone. Nei confronti della scuola, ad esempio, bisogna che i genitori si incontrino e si confrontino prima tra loro per concordare, una volta stabiliti i principi educativi, le scelte operative. Solo così potranno confrontarsi e allearsi con la scuola parlando un linguaggio comune. E ricordate, ha detto infine, tutto il tempo che dedicate al compito educativo è benedetto da Dio.
Non è bene che i genitori si limitino ad essere solo fruitori di un servizio per i loro figli, ma debbono farsi collaboratori di un Progetto, coinvolgendosi in prima persona, sentendo di appartenere alla scuola, che li riguarda tutti attraverso i loro figli.
Da queste premesse “alte” si è sviluppato un bel confronto, sereno e rispettoso, che è servito a stimolare idee e iniziative e a rendere i genitori sensibili ai problemi e alla complessità delle situazioni di oggi ma al tempo stesso più convinti che la loro scelta della scuola per i figli non è stata e non deve essere frutto semplicemente di una scelta di comodo, ma di una scelta dei valori a cui improntare la vita propria e quella dei figli. Al termine la Superiora Suor Ester Cicala ha ringraziato a nome della Scuola e del genitori il Vescovo per la sua presenza e la sua disponibilità.
Adriana Letta