Nella Parrocchia di S. Maria della Valle sabato 29 aprile il Vescovo impartisce il Sacramento della Confermazione
A S. Angelo in Theodice la parrocchia di S. Maria della Valle ha vissuto uno dei momenti più importanti della sua vita pastorale: la Cresima di ben 44 giovanissimi che hanno completato il percorso di catechesi di preparazione. Il Parroco Don Luigi D’Elia e tutta la comunità parrocchiale in fermento, hanno accolto con calore il Vescovo mons. Gerardo Antonazzo, giunto puntuale sabato 29 aprile per la Messa prefestiva della III di Pasqua. Pronti anche gli emozionati Cresimandi, i loro padrini e madrine, i genitori e le catechiste. La Corale parrocchiale ha dato il via al canto di ingresso e tutti in piedi hanno fatto ala al passaggio della processione introitale dalla porta all’altare, aperta dalla Croce e dai ministranti e conclusa dai concelebranti: il Vescovo Gerardo, che presiedeva la Celebrazione Eucaristica, il Parroco Don Luigi ed il cerimoniere vescovile, Don William Di Cicco.
Dopo la liturgia della Parola, il Vescovo ha rivolto ai ragazzi le domande di rito circa la loro volontà di ricevere il Sacramento della Confermazione e di essere testimoni di Cristo Risorto: il loro Eccomi di risposta è giunto dapprima timido, poi più sonoro. E nel corso dell’omelia Antonazzo ha ringraziato i padrini e le madrine per essere stati disponibili al compito, o missione, di affiancare i ragazzi nella loro crescita, cosa bella e delicata!, perché così si costituiscono loro come “punti di rifermento” per i giovani, sfatando la lamentela generale che i giovani non ne hanno più. Poi ha sottolineato la frase che pronuncia il vescovo dopo le risposte dei giovani: Dio porti a compimento l’opera che in voi ha iniziato. La vita cristiana, la vita di fede, questa è l’opera di Dio, che è già iniziata con il Battesimo, perché non nasce con la Cresima, è già iniziata prima. Perciò è ben importante che la vita cristiana nella propria storia personale sia effettivamente iniziata, altrimenti Dio non potrebbe portarla a compimento. Vi dico, ragazzi – ha detto il Vescovo – non vi preoccupate della Cresima ora, ma riflettete sul Battesimo ricevuto. La prova del 9? Vediamoci domenica prossima a Messa, capirete da soli e farete 2 più 2. Se sarete presenti, vuol dire che la vostra vita cristiana è davvero cominciata. Speriamo che domenica non facciate 2 meno 2! Questa è la verifica per capire se la vita cristiana è cominciata e se può crescere con la Cresima. Il Battesimo è il primo Sacramento non solo in ordine cronologico, esso è il fondamento, la porta che ci fa entrare nella vita cristiana, è la Prima Pasqua, il primo incontro con Gesù Risorto. Se uno non varca questa porta, l’azione di Dio non lo raggiunge perché lui non è lì. Il vangelo odierno (Lc 24, 13-35) narra dei discepoli di Emmaus che parlano di Gesù al passato, come fosse tutto finito, un po’ come oggi che molti considerano Gesù superato. La domenica, primo giorno della settimana, è l’incontro con il Signore Risorto. Allora, ha detto Antonazzo, celebriamo bene la Cresima ma portandoci dentro il cuore, il senso bello della vita cristiana!
La Cresima, ha continuato, è indicata come il Sacramento della maturità cristiana: allora non dovremmo darlo a chi è ancora nell’età dello sviluppo? Per un adolescente la Cresima dà inizio alla maturazione verso l’età adulta, e questo deve avvenire con quei punti di riferimento credibili, quelli che voi, ragazzi, avete scelto (padrini e madrine) e quelli che non avete scelto (i genitori). La celebrazione di questo Sacramento, col dono dello Spirito, è come un assegno che Dio vi regala firmato in bianco perché si fida di voi. Questa maturazione graduale della vostra maturità cristiana oltre che umana, si compia con l’impegno di ciascuno, il vostro personale e quello di padrini, madrine e genitori.
Con tale auspicio e incoraggiamento il Vescovo ha concluso il suo dire per passare, subito dopo il rinnovo delle promesse battesimali, alla Crismazione. Ogni cresimando, chiamato per nome e accompagnato dal padrino o madrina, si è avvicinato al Vescovo che lo ha unto sulla fronte con il sacro crisma dicendo: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono. La Pace sia con te!”.
Al momento della Comunione, i Cresimati l’hanno ricevuta direttamente dal Vescovo sotto le due specie, del Pane e del Vino, gli altri fedeli invece da due ministri in file laterali, proprio per segnare l’eccezionalità del giorno della Cresima.
Con la solenne Benedizione finale impartita dal Vescovo si è conclusa una Celebrazione molto intensa e partecipata, destinata a rimanere scolpita nella memoria di 44 ragazzi della Parrocchia di S. Maria della Valle.
Adriana Letta