Questo brano del Vangelo, presenta di nuovo l’immagine affascinante di Giovanni Battista, il precursore del Messia atteso da Israele e lo presenta impegnato in modo particolare nell’annuncio del Regno di Dio e nel preparare la via al Signore. Giovanni Battista si presenta con una frase che si trova nella seconda parte del libro di Isaia: “Io sono la voce che grida nel deserto: Preparate la via del Signore”.Non era molto: ma lui non pretendeva di essere più che una voce che sollecitava alla speranza e alla conversione.La pericope evangelica di Giovanni ci dà la dimensione esatta del Battista nella sua triplice funzione di precursore, di profeta e testimone della luce, che è Cristo.«Chi sei?»,chiedono. Giovanni è chiaro: lui non è il Cristo. Potrebbe pensarlo: gli altri lo pensano di lui. Potrebbe approfittarne, cedere alla più subdola delle tentazioni, quella del delirio di onnipotenza. No; lui non lo fa. La sua grandezza sta, tra l’altro, nel non averne approfittato per sé, riconoscendo di essere soltanto l’umile battistrada, dando autenticità e credibilità alla sua testimonianza col mantenersi fedele ad essa sino al martirio. Deriva da qui il suo valore esemplare. Giovanni Battista si impegnò a beneficio di un altro, ritirandosi nell’ombra non appena realizzato il proprio compito. Servire Cristo e non servirsene, sembra essere stato il suo motto. In questo la grandezza di Giovanni. Servire Cristo!
Carissimi,
l’esperienza della gioia cristiana è legata al rapporto con la persona di Gesù.
La voce potente di Giovanni invitò a preparare la via per la nuova liberazione. Egli sapeva e annunciava che Dio aveva piani di vita e di libertà per il suo popolo e per tutti i popoli. E’ questa la sostanza del messaggio che nel Vangelo ci offre Giovanni Battista con la sua parola e la sua vita. Il Signore si lascia trovare da chi lo cerca con cuore sincero e può fare infinitamente di più di quanto noi possiamo domandare o pensare, ed è più pronto a dare di quanto non siamo noi a chiedere.
Ma la parola di Giovanni suona come monito severo«In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me». Anche oggi Giovanni Battista rivolge queste parole a ciascuno di noi. Coloro che si dicono cristiani non sempre sono coscienti della presenza di Cristo nel mondo. E tuttavia, Egli è nell’assemblea liturgica, nella Parola del Vangelo, nella Eucarestia, e nel profondo del nostro cuore. Non conoscerlo e non riconoscerlo ci squalifica come discepoli. La Chiesa infatti, esercita nel corso dei secoli, il ruolo di Giovanni Battista, annunciandone la presenza che interpella l’umanità intera. Per questo la gioia del cristiano non è apparente ma profonda e motivata dalla continua e costante certezza di sentirsi amati da chi ha dato la vita per noi; per questo il nostro sorriso non sarà una farsa ma autentico e convinto, perché la salvezza è già in mezzo a noi. Siamo noi che – forse – lo abbiamo dimenticato. Lasciamoci raggiungere da Gesù Cristo e dalla sua Parola e sull’esempio di Giovanni Battista facciamoci cercatori dell’Atteso, con la certezza di essere stati già trovati da Lui!
– Don Antonio Molle