Che gioia! Che festa! Quanta simpatia hanno suscitato tutti quei bambini e ragazzi che sabato 30 maggio intorno alle cinque del pomeriggio hanno riempito il sagrato della chiesa di S. Lorenzo, ove hanno giocato e scritto messaggi destinati ad andare lontano con i palloncini dai colori dell’arcobaleno, segno di quella pace e di quell’amore che dovrebbe trionfare e legare tra loro popoli di ogni razza, lingua, età e credo religioso.
Questo l’incipit gioioso della Festa che chiudeva –davvero, come l’anello dell’arcobaleno– l’anno catechistico, iniziato il 12 ottobre scorso proprio con un momento di festa e portato avanti dai 12 gruppi settimana dopo settimana con un cammino ordinario ed appuntamenti particolari, che hanno visto sempre in primo piano le famiglie.
Ma torniamo al racconto della festa. Dopo il momento di accoglienza, figli e genitori, zii, nonni e nipoti sono entrati in chiesa, gremendo la navata che i 12 grappoli di palloncini rendevano ancora più bella e colorata e don Giuseppe, anche a nome del parroco, impegnato a Roma per l’ordinazione episcopale di un suo compagno, ha salutato tutti e spiegato la straordinarietà di quella Messa prefestiva, normalmente così pacata e… adulta! Ora, invece, animata da canti, suoni, battiti di mani, un ricco offertorio con tanti doni da destinare a chi è nel bisogno, preghiere di invocazione lette dai ragazzi e al termine una triplice preghiera di ringraziamento fatta a nome di tutti da una catechista, una mamma ed una bambina.
La stessa omelia, nella festa della SS. Trinità, è stata occasione preziosa per una bella catechesi su Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo e sul segno della Croce, segno di appartenenza e di benedizione, primo gesto che i piccoli dovrebbero imparare “presto e bene” vedendolo fare ”spesso e bene” dai grandi.
Finita la Messa e tornati sul sagrato per il lancio dei palloncini, si è saliti a piedi verso il giardino delle Piccole Francescane della Chiesa, che si apre a livelli diversi proprio sotto il castello Boncompagni-Viscogliosi. Uno scenario stupendo per un buffet goloso che ha concluso la festa, tra sguardi meravigliati per tanta bellezza e voglia di stare ancora insieme. E’ questo il volto gioioso della Chiesa.
– Foto di Rosalba Rosati