La Benedizione dei bambini nel giorno di S. Anna

Una vera festa della Famiglia, all’insegna della tenerezza

Per tutto il giorno è un convenire di tanti verso la chiesa di S. Antonio di Padova in Cassino, un radunarsi a gruppi, tutti con qualche bambino, piccolo, piccolissimo, in passeggino, o per mano o accanto. Bambini ovunque e genitori, mamme, papà, nonne, donne incinte, tutti mobilitati per la festa di S. Anna per il rito della Benedizione dei bambini. Si vede che ci tengono e come in una festa della famiglia portano i loro figli alla Benedizione. Sanno che il parroco, Don Benedetto Minchella, è lì a disposizione dalla mattina fino alla Messa delle 19: accogliente e sorridente, pone la mano sul capo del piccolo (ma anche di ragazzi più grandi e di donne in attesa di un figlio) e chiamandolo per nome e chiedendo l’intercessione di S. Anna, traccia una croce sulla sua fronte pronunciando la formula della Benedizione. Per i più piccoli è preparata una culla ai piedi della statua della Santa Nonna di Gesù, in essa la mamma depone il bambino e dopo la benedizione, il papà o la nonna o una zia, facendosi “padrino/madrina di S. Anna”, lo “raccoglie” e lo porge alla mamma. Quasi a dire la volontà di condividere l’impegno e la responsabilità di crescere ed educare i figli.

Ed è una fila interminabile, festosa, emozionata, dominata dalla tenerezza e dal sorriso di tutti. E’ come prendere atto dell’impegno educativo che oggi più che mai richiede un aiuto divino, essendo così difficili i tempi che viviamo.

Molti accendono una candela, portano dei fiori, sentono il bisogno di condividere questa esperienza tanto bella e anche di rivolgere un pensiero ai bimbi che soffrono nel corpo o sono offesi nella loro dignità o che vivono disagi di ogni genere.

Un’esperienza significativa, che interpella tutti i membri della famiglia, e che è divenuta una tradizione cara al cuore del popolo di Cassino e del cassinate, che accorre ogni anno più numeroso e convinto.

Adriana Letta

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