Grande manifestazione di affetto filiale
«Il rientro testimonia e dà prova di ciò che abbiamo sperimentato ai piedi della Madonna».
Con queste parole, il Vescovo Gerardo ha accolto, venerdì 23 agosto, i pellegrini della compagnia di Aquino, presso il cimitero comunale, di ritorno dal 139esimo pellegrinaggi a piedi al Santuario della Madonna di Canneto: un pellegrinaggio pieno di emozioni, difficili da descrivere e ogni anno sempre diverse e scolpite negli occhi dei pellegrini.
Alle ore 20:00, rispettando la centenaria tradizione, i pellegrini sono giunti al cimitero dove sono stati oltre che dal vescovo anche dall’arciprete parroco don Tommaso Del Sorbo, dal vice parroco don Jean Désiré Nyonkourou, dal sindaco dott. Libero Mazzaroppi e dal Comandante della Stazione dei Carabinieri il Maresciallo Sergio Parrillo.
Nella riflessione tenuta nel corso della Santa Messa, il vescovo ha evidenziato come Maria Santissima sia in grado di provocare nei cuori dei fedeli sentimenti così alti e nobili nei suoi confronti tanto da spingerci a fare il lungo pellegrinaggio. La Vergine Maria è sempre pronta ad accoglierci e ad ascoltarci tanto che, ha proseguito Mons. Antonazzo, quelle dell’Ave Maria» siano le ultime parole della sera e le prime del mattino. Infine rivolgendosi alle persone più anziane ha chiesto loro di farsi spiegare dai tanti giovani che fanno il pellegrinaggio a Canneto cosa è in grado di suscitare Maria nei loro cuori.
Al termine della Santa Messa si è snodata la grandiosa fiaccolata che ha ricondotto la statua della Madonna della Libera dal cimitero, nella cui chiesa ha sostato nei giorni in cui gli aquinati si sono recati in pellegrinaggio a Canneto, alla sua abituale e vetusta dimora.
La banda musicale, alternandosi alla voce dei pellegrini che hanno intonato l’antico canto peculiare della Compagnia di Aquino “Affetti e Pensieri”, hanno percorso le vie del Centro di Aquino, formando una grandissima processione, segno di come il cuore degli aquinati sia vicino a quello della Vergine Maria.
Giunti sulle scalinate della chiesa monumentale della Madonna della Libera, dopo il canto del Magnificat, il Vescovo ha esternato un pensiero conclusivo proprio sulla lode della Madonna invitando tutti a ripetere come aveva fatto Maria «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il Suo nome».
Dopo la benedizione impartita dal vescovo, il parroco ha ringraziato S.E. e il comitato per i festeggiamenti dando appuntamento per la Solennità di San Costanzo Vescovo.
Il lungo pellegrinaggio si è concluso con lo spettacolo pirotecnico.
Andrea Marinelli
Foto Giorgia Lupidii