Come ogni anno il 3 Febbraio la piccola comunità di San Biagio Saracinisco rende onore al proprio patrono.
Una festa semplice e, data la rigidità del tempo, limitata ai soli festeggiamenti religiosi, la festa civile si terrà in estate avanzata quando, approfittando delle ferie estive, la maggior parte dei Sanbiagesi residenti all’estero faranno ritorno al paese natale.
<<Oggi siamo tutti riuniti in questa chiesa>> ha detto durante l’omelia Mons. Gerardo Antonazzo <<per rendere onore ad un grande santo che nella sua vita ha reso ordinario quello che per molti è ormai, purtroppo, straordinario. La vita di questo Vescovo Martire si può riassumere così, con queste parole. Al giorno d’oggi molti si dichiarano fedeli ma, in realtà, la fede scarseggia se non è addirittura del tutto assente. Essere Santi significa avere fede – ha concluso – ma avere fede significa essere fedeli a Dio e vivere quotidianamente quello che ormai releghiamo solo allo straordinario. Una domanda dobbiamo porci tutti: io sono fedele? Sono fedele a Dio? Vivo nell’ordinario quello che per molti è straordinario? Se la risposta è SI, allora dobbiamo impegnarci ancora di più e perseverare nell’ordinario, ma se la risposta è NO o NI dobbiamo fermarci e riflettere profondamente sulla nostra fede o, meglio ancora, sulla nostra fedeltà a Dio>>.
Dopo la celebrazione Eucaristica e la processione per le vie del Centro Storico, la benedizione della gola ed il bacio della Reliquia hanno concluso la giornata.
Ma, in ultimo, e non per importanza, rivolgo a nome di tutta la Pastorale Digitale i più sinceri e fraterni auguri a Don Costantino nel giorno dell’anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
Simone Buzzeo