Pellegrinaggio diocesano e dell’UNITALSI diocesana alla Santa Casa
Dopo un anno pastorale incentrato sulla famiglia, sull’attenzione ai genitori e ai figli, la diocesi è tornata a quella Casa dove la famiglia per eccellenza ha vissuto, a quella Casa dove Maria ha detto il suo sì, dove Gesù è nato e cresciuto in sapienza e grazia.
La devozione e la fede del nostro territorio, in particolare della zona di Isola Liri e di Arpino, per la Madonna di Loreto, iniziata con un voto fatto secoli fa, continua tutt’oggi.
Dal pomeriggio del 7 settembre 2018 la piazza di Loreto brulica di suoni familiari della Ciociaria, portati dal gruppo folcloristico che si esibisce gratuitamente per tutti e sembra di stare “da noi”, perché s’incontrano volti noti di amici, di conoscenti, tutti accorsi per i festeggiamenti della Madonna Nera. In mezzo ai tanti volti, si scorgono le divise dei volontari dell’UNITALSI che sono anch’essi qui in pellegrinaggio con i loro amici diversamente abili ed infine voltandosi è facile anche incontrare il nostro Vescovo Gerardo Antonazzo. Una cornice familiare che ha preparato tutti ai festeggiamenti serali.
Prima i vespri solenni in Basilica officiati dal Vescovo Gerardo, poi l’uscita della Madonna dal Santuario, portata a spalla dai militari e l’inizio della processione. In testa i malati dell’UNITALSI, giunti a Loreto appena qualche ora prima, ancora un po’ affaticati dal viaggio, accompagnati ma pronti a vivere l’intenso momento di preghiera per le strade della città dalle dame e dai barellieri. A seguire tutti gli altri gruppi, i tanti sacerdoti intervenuti, tante autorità civili e militari, l’arcivescovo di Loreto e vicino alla Madonna il Vescovo Antonazzo che guida la processione. Nell’aria risuona la preghiera del Rosario, con le Ave Maria recitate anche in latino.
L’attenzione è tutta rivolta alla statua della Madonna che al termine della processione fa il suo ingresso solenne nella piazza che si riempie di persone in pochi minuti.
A questo punto Mons. Antonazzo rivolge alla folla un pensiero preciso, sulla scia dell’attenzione del Papa per il sinodo dei giovani che si avvicina; la riflessione parte proprio dalla Famiglia, dalla Casa. perché “Dire giovani significa dire famiglie di appartenenza… Famiglia che guarda e si prende cura dei giovani, per farli diventare speranza del futuro ma anche del presente”.
“Tra Maria e i giovani” spiega il Vescovo “c’è afflato e loro sanno accostarsi a lei, perché Lei è libera di mente e cuore”, per credere in pieno “perché la fede è ricerca … è un cammino che richiede pazienza di chi educa per far crescere chi è educato”.
“Maria, aggiunge sempre il Vescovo, pronuncia quell’ Eccomi di chi riesce a spalancare il suo cuore in modo totale senza mezze misure, così come i giovani possano liberare il cuore e trovare il senso della piena felicità”.
A seguire la parola passa all’Arcivescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin che ringrazia tutti per essere stati presenti al “compleanno” di Maria ed annuncia il progetto del Santuario pontificio di Maria, affinché la Santa Casa diventi la casa di tutte le famiglie.
A questo punto la Madonna rientra in Basilica tra gli applausi della folla e qualche occhio lucido di commozione. La festa però non è finita, perché a seguire il clima cordiale della piazza, ci sono i bellissimi fuochi d’artificio che illuminano questa notte lauretana.
E così molti pellegrini della nostra diocesi risalgono sui pullman per tornare a casa, con il cuore ripieno di nuova gioia e gratitudine.
La mattina del sabato ancora un momento privilegiato per la diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, con la celebrazione Eucaristica in Basilica alle 8.30, presieduta ancora dal Vescovo Antonazzo.
L’UNITALSI con le sue carrozzine e gli amici della prima fila è ancora in basilica per continuare il suo pellegrinaggio annuale fino alla domenica pomeriggio, perché Loreto è una Casa per tutto l’anno, non solo durante i giorni della festa.
La Santa Casa è come la piazza che accoglie tutti sia per pregare che per fare festa e, infatti, la festa continua con la cerimonia del sabato mattina con l’aeronautica militare e le evoluzioni degli aerei nel cielo di Loreto e poi la sera del sabato ancora con il concerto della banda militare dell’Aeronautica Militare.
Il pellegrinaggio a Loreto è un appuntamento fisso che serve a tantissimi, giovani, adulti, anziani, malati per accostarsi a Maria ed affidarsi a Lei durante il pellegrinaggio terreno che è la nostra vita.
Come Maria ha pronunciato quell’ “Eccomi”, così in tanti hanno risposto “Eccomi” alla chiamata della Madonna Nera, per onorarla, festeggiarla, pregarla e ringraziarla di essere quella donna che con la sua umiltà, ha saputo farci diventare tutti figli suoi, spingendoci però e indirizzandoci sempre a Lui, con le semplici parole “Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”
Piercarlo Gugliotta
Foto: Gianna Reale