Vicini e lontani riuniti nel borgo rovetano per celebrare il più grande tra i nati di donna
Un piccolo borgo che è tornato ad animarsi, due giorni di festa che hanno riunito vicini e lontani intorno ai simulacri di Sant’Antonio di Padova e San Giovanni Battista. Le feste patronali di Canistro Superiore, anche quest’anno, hanno rappresentato un momento immancabile per i fedeli della parrocchia rovetana e anche per chi è stato costretto a trasferirsi altrove, senza mai rinunciare, però, alle proprie tradizioni né dimenticare le proprie radici.
Nella giornata dedicata al Santo Patrono, San Giovanni Battista, il parroco Don Andrés Arias è stato affiancato dal vicario di zona Don Silvano Casciotti. Durante la sua omelia, Don Silvano ha ricordato la figura del santo “più grande tra i nati di donna”, sottolineando la sua coerenza, il suo coraggio e la sua condotta guidata sempre dalla verità. Una verità, per molti scomoda, che ha portato il Battista alla morte.
Al termine della Santa Messa e prima della solenne processione, ha preso la parola anche il parroco di Canistro che ha voluto ringraziare il vicario di zona, il comitato che ha organizzato i due giorni di festa, il coro di Civitella Roveto che, diretto dal Maestro Marco Di Marco ha animato entrambe le celebrazioni, le bande di Civitella Roveto e Francavilla Fontana, e tutti i fedeli che, ancora una volta, non hanno mancato di manifestare la loro devozione ai Santi Patroni del paese.
Maria Caterina De Blasis
Foto di Benedetto Di Pietro