Festeggiata la Madonna di Fatima a Cassino, nella parrocchia di San Giovanni Battista
Tante le iniziative per favorire la partecipazione dei fedeli
Conto alla rovescia per l’inizio dei lavori di ristrutturazione nella Parrocchia di San Giovanni Battista in Cassino. Siamo ormai in dirittura di arrivo: ultimi adempimenti e poi finalmente la Chiesa sarà restituita ai fedeli fra alcuni mesi. La Parrocchia è da sempre uno dei centri di aggregazione più importanti, un’agenzia educativa per eccellenza, attraverso cui sono passati migliaia e migliaia di ragazzi per la loro formazione di futuri cittadini, educati alla fede. È quello che sta cercando di fare il giovane parroco, don Giovanni De Ciantis,in questi mesi, riportando la comunità parrocchiale al centro del processo formativo e trasmettendo alla gente la caratteristica peculiare dell’essere Chiesa: la comunione fra le persone, che non è una semplice parola, ma ad essa sottende un significato profondo, che è quello che vivevano gli apostoli e i primi cristiani, i quali avevano “un cuore solo e un’anima sola”( At 4,32). È questa la dimensione evangelica della comunità. Difficile sicuramente da attuarsi, ma non impossibile. È proprio questo spirito di comunione che don Giovanni sta cercando di suscitare nel cuore dei fedeli. Con questo medesimo spirito continua a coinvolgere sempre più fedeli nelle celebrazioni.
Il 13 Maggio, giorno dell’apparizione della Madonna di Fatima (13 Maggio 1917) ai tre pastorelli, presso la Cova da Iria (Portogallo), ha visto la partecipazione di molte persone. Alla Messa, dopo il Rosario, è seguita la processione con la statua della Madonna di Fatima, portata in spalla dalle volontarie UNITALSI, lungo il perimetro della piazza antistante la chiesa. Tradizione, questa, iniziata già con il Frati Oblati di Maria, quando reggevano la Parrocchia. Un ringraziamento va alla Polizia municipale, alle volontarie unitalsine, che, con spirito di servizio e profonda devozione, dedicano il loro tempo al culto della Madonna.
Sempre a proposito di iniziative per coinvolgere persone, don Giovanni ha coinvolto i bambini nella preghiera del Rosario quotidiano in questo mese di Maggio. Bambini, che, a turno, “portano” il Rosario per tutte le cinque poste. Sono questi piccoli accorgimenti, con piccoli significativi gesti, che aiutano la Comunità a crescere; a maggior ragione oggi, in questa società mercantile, in cui tutto si misura e si celebra con il potere economico, ma in cui si perde quel senso del sacro che è parte di noi, della nostra fede e della nostra storia.
Aldo Gervasio