Promossa dalle tre città benedettine, Cassino, Norcia e Subiaco, la Fiaccola “Pro Pace et Europa Una” ha compiuto il suo viaggio portando un messaggio di Pace
La Fiaccola benedettina “Pro Pace et Europa Una” da sempre si fa portatrice di un profondo messaggio di pace e unità fra i popoli e costituisce un cardine intorno a cui ruotano i festeggiamenti a marzo in onore di San Benedetto. Sono ormai vari anni che questa iniziativa è stata fatta propria dalle tre città benedettine, Norcia, dove il Santo Patrono d’Europa è nato, Subiaco, dove si è ritirato in meditazione e Cassino, dove sul Monte ha fondato il monachesimo occidentale basato sulla Regola da lui scritta fondata sul motto “Ora, labora et lege”, da cui è nata la nuova Europa. Anche quest’anno la Fiaccola, secondo la ormai consolidata tradizione, ha iniziato il suo viaggio a Norcia dove, purtroppo davanti alle macerie della Basilica di S. Benedetto distrutta dal terremoto, è stata significativamente accesa, il 24 febbraio: così ha cominciato il suo viaggio. Mercoledì 7 marzo è giunta a Roma in Vaticano, dove le delegazioni benedettine dei tre Comuni con a capo i sindaci Carlo Maria D’Alessandro, Nicola Alemanno e Francesco Pelliccia, l’hanno portata da Papa Francesco perché la benedicesse.
Ogni anno essa viene poi portata in una capitale europea perché, promuovendo incontri ad alto livello, si possa diffondere il messaggio di Pace e la conoscenza e l’amicizia tra i popoli. Quest’anno la meta, dall’8 al 12 marzo, è stata Berlino dove, le delegazioni delle tre città benedettine sono state ricevute da S.E. Pietro Benassi, Ambasciatore d’Italia che ha elogiato l’iniziativa della Fiaccola Benedettina. Tra l’altro Norcia, Subiaco, Cassino e Montecassino hanno anche avuto l’opportunità di presentare i rispettivi territori con le loro ricchezze e bellezze, in un contesto di respiro internazionale presso la ITB, Borsa internazionale del turismo di Berlino, grazie anche all’interessamento e alla disponibilità di Enit – Ente Nazionale del Turismo in Italia – e delle regioni Lazio e Umbria.
Sabato 10 marzo, le delegazioni, con la Fiaccola e i Gonfaloni dei Comuni, si sono ritrovate presso il Cimitero militare italiano di Zehlendorf, gemellata da anni con Cassino, per una visita istituzionale, alla presenza dell’Addettanza Militare Italiana a Berlino. Lì si è svolta la commemorazione dei 1.166 italiani caduti dal 1943 al 1945, tra cui molti giovanissimi soldati, che vi sono sepolti, con un momento di preghiera per i defunti guidato da Dom Luigi Maria Di Bussolo e un minuto di silenzio, e infine con la deposizione di una corona offerta dalle tre città benedettine.
Domenica 11 marzo, nella Cattedrale di Sant’Edvige a Berlino, nella ricorrenza del quinto pontificato di papa Francesco, solenne Celebrazione Eucaristica per la Fiaccola benedettina “Pro Pace et Europa Una”, presieduta dal Nunzio Apostolico in Germania, Nikola Eterović e concelebrata dall’Arcivescovo di Berlino Dr. Heiner Koch e da dom Ogliari, Abate di Montecassino. La Fiaccola, scortata dagli atleti tedofori di Norcia, Subiaco e Cassino è stata benedetta dal Nunzio all’inizio della celebrazione e subito dopo c’è stata la lettura del Messaggio di Pace all’Europa e al Mondo da parte di padre Benedetto, priore di Norcia. A fine celebrazione l’Abate Ogliari in tedesco ha rivolto il suo saluto di ringraziamento alle autorità, ed i sindaci delle tre città hanno donato una pregiata edizione della Regola di S. Benedetto al Nunzio e all’Arcivescovo di Berlino.
Infine, il lunedì mattina, prima di ripartire, le delegazioni con la fiaccola hanno avuto l’onore di essere accolte nel Palazzo del Reichstad dove ha sede il Bundestag, il parlamento federale di Germania, privilegio che raramente viene concesso ad una delegazione straniera.
La tappa della Fiaccola a Cassino, prevista il giorno 18 marzo con tutta una serie di manifestazioni collaterali con la sfilata del Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti”, è stata invece annullata a causa del maltempo che ne ha reso impossibile l’attuazione. Perciò la Fiaccola è arrivata direttamente martedì 20, come previsto, a Montecassino, sulla tomba del Santo Patrono nella Basilica abbaziale. Ma, sempre per l’inclemenza del tempo, non ha potuto fare tutto il percorso, né essere accolta dal Corteo Storico con le sue spettacolari rievocazioni, il tributo al Santo da parte dei cortigiani, le danze medievali, la sfilata. La Fiaccola benedettina è giunta al Portone Pax dell’abbazia, portata dagli atleti del Cus Cassino, anzi per la precisione, da un’atleta con due bambini, future promesse, con la maglietta del Cus, ha percorso lo scalone d’onore, poi un tratto nel chiostro sotto la pioggia scrosciante, e finalmente è giunta in chiesa, dove sono stati celebrati i primi Vespri di S. Benedetto. Subito dopo, il Sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, ha letto il Messaggio di Pace all’Europa e al Mondo, poi la Fiaccola ha acceso, sulla tomba del Santo, dietro l’altare, la Lampada per la Pace. Quella luce arderà per continuare a chiedere a S. Benedetto la grazia della Pace. Non per niente in ogni casa benedettina, all’ingresso troneggia sempre la parola Pax.
Adriana Letta