Nell’ambito delle celebrazioni in onore di San Benedetto a Cassino, nel chiostro del Palazzo badiale in piazza Corte, la Fiera del Santo Patrono ha tenuto aperti i suoi battenti dal 16 al 19 marzo. L’inaugurazione è stata fatta dall’Abate Donato accompagnato da Don Luigi Maria di Bussolo, presidente della Fondazione San Benedetto, dal sindaco di Cassino e dal Magnifico Rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, prof. Ciro Attaianese.
La “Fiera del Santo Patrono Benedetto” è allestita, come sempre, dalle scuole del territorio ed è l’occasione per presentare i risultati delle loro ricerche storiche condotte sul mondo medievale in coerenza con il proprio indirizzo di studi. Ogni scuola organizza uno spazio espositivo, in cui i ragazzi, in costume medievale, diventano anche “maestri” dei loro più giovani colleghi che arrivano in visita. Hostess pronte ad accogliere e accompagnare i visitatori sono le studentesse dell’Istituto Tecnico per Geometri indirizzo Turistico e non mancano poi gli intrattenitori dei più piccoli, studenti del Cut (Centro Universitario Teatrale) con favole e storie animate e ancora giocolieri e mangiafuoco che divertono moltissimo i più piccoli.
La Direttrice del Corteo Storico, Antonietta De Luca, giovedì ha accolto e accompagnato personalmente, fornendo tutte le informazioni e spiegazioni necessarie, anche il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo e l’Abate di Montecassino P. Donato Ogliari.
Nell’edizione 2015 si è voluto “rileggere” una pagina del passato, quando Cassino si chiamava San Germano ed era la capitale di uno Stato Ecclesiastico fra i più ricchi del Medio Evo.
Il 23 luglio del 1230, in quella che era la Chiesa Maggiore di San Germano e che ora è la Chiesa Madre di Cassino, venne firmato, fra l’imperatore Federico II di Svevia e papa Gregorio IX, il trattato di pace passato alla storia come “PACE DI SAN GERMANO”.
Un evento storico di rilievo, riportato nei libri di storia, ma poco presente nella memoria dei cassinati, sebbene abbia coinvolto eminenti personaggi del tempo.
La Fiera ha proposto un itinerario che si snoda sulla linea del tempo, per conoscere: le tappe fondamentali della storia della città, il suo antico assetto urbanistico, i grandi personaggi coinvolti nell’evento “Pace”: Federico II, personalità eclettica, poliedrica e controversa che ha meritato l’appellativo di “Stupor mundi”, dando vita anche ad una lunga serie di miti e leggende popolari, il cui regno si distinse per una forte attività legislativa e di innovazione culturale e artistica; il papa Gregorio IX, nato ad Anagni con il nome di Ugolino dei Conti di Segni e divenuto pontefice, alla morte di Onorio III, in conflitto perenne con Federico II, fra scomuniche e riconciliazioni; ed il notaro Riccardo da San Germano, autore della “Chronica”, la più attendibile e più ricca fonte di notizie sulle vicende storiche dell’Italia meridionale durante la dominazione sveva. La Pace di San Germano è una complessa vicenda storica che, accaduta nel nostro territorio, rientra nel più ampio contesto del secolare conflitto fra Impero e Papato. C’è poi la suggestiva rievocazione del momento della firma del Trattato di Pace, con personaggi in costume d’epoca e un fondale che ricostruisce l’antica chiesa di san Germano. Nei vari stand della Fiera vengono poi ricostruiti altri aspetti del Medioevo, la vita monastica, quella domestica, le tecniche medievali ecc.
Molte le scuole che si sono impegnate nella ricerca storica e nell’allestimento, molte quelle che portano gli alunni a visitare la Fiera, davvero bella e interessante, con parecchie novità rispetto agli anni passati.
– Adriana Letta