Annunciare la misericordia del Padre: questo il tema del primo incontro della Scuola di evangelizzazione per i missionari laici, ieri, 1° settembre, presso la chiesa di San Carlo ad Isola del Liri. Una due giorni di formazione per continuare il cammino di annunciatori della Parola ad un anno esatto dal primo ciclo della scuola di evangelizzazione, che ha formato coloro che durante la missione diocesana hanno trasmesso nei modi più svariati il Vangelo, facendosi missionari e uscendo incontro a coloro che sono ancora lontani da Dio. Dopo la preghiera introduttiva e il saluto di mons. Antonio Lecce, vicario diocesano, che ha portato all’assemblea i saluti del vescovo Gerardo Antonazzo, assente per altri impegni, don Giuseppe Basile ha introdotto il relatore, prof. Andrea Numini, biblista, che ripercorrendo le Scritture si è soffermato sulla vocazione profetica nelle Bibbia. Avendo come fulcro i due aspetti della paura e del coraggio, si parte dall’iniziativa divina, che chiama come annunciatore della Parola il profeta, colui che facendo da semplice “ripetitore” nulla toglie e nulla aggiunge al messaggio di Dio. La scelta cade su persone che si sentono inadeguate, che hanno timore, che obiettano sulla propria capacità di fronte ad un compito così elevato. Entra in gioco allora l’azione purificatrice di Dio, ossia l’assicurazione della sua presenza, attraverso lo Spirito, nel rendere degno colui che è chiamato ad annunciare la sua Parola, che deve trovare in sé il coraggio di farsi testimone. Ed ecco la missione, che richiede la verifica di due aspetti: l’autenticità della propria vita di fede e l’ecclesialità del dono. L’annuncio non si esaurisce in un momento solo, ma deve vederci disponibili alla sua condivisione in tutte le realtà in cui ciascuno è chiamato a vivere. La misericordia ci tocca il cuore, come tocca il cuore di Dio. L’annunciare traspirerà così di quell’amore con cui siamo amati da Dio.
– Carla Cristini
– foto Rosalba Rosati