Messa col Vescovo Gerardo domenica 21 febbraio a Cassino
La S. Messa domenicale delle 10,30 il 21 febbraio è stata del tutto speciale per la nascente comunità parrocchiale della Sacra Famiglia di Cassino. Oltre a Don Salvatore Brunetti, suo Parroco da solo due mesi, è intervenuto il Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, che ha presieduto la Celebrazione, desideroso di stare insieme ed incoraggiare l’ultima nata tra le comunità parrocchiali della Diocesi. Si tratta infatti, i lettori lo ricorderanno, di una “nascita” singolare: prima si è costituita e si sta formando la comunità di persone, pietre vive, poi verrà costruita la chiesa parrocchiale, a segnalare che sono più importanti le persone che la “prima pietra”.
Il procedimento per la posa di questa prima pietra e quindi per l’inizio dei lavori per la costruzione dell’edificio, comunque, è andato avanti e a breve, ha annunciato il Vescovo, forse anche prima di Pasqua o subito dopo, avverrà. Già il bando di gara per l’appalto dei lavori è stato pubblicato e cinque ditte ne hanno preso visione ed hanno fatto sopralluoghi sul terreno in via Garigliano, dove sorgerà il nuovo complesso parrocchiale della Sacra Famiglia. Il resto è tutto pronto. E intanto la “neonata” comunità cresce. Don Salvatore, a nome di tutta la comunità “infante” e quindi ancora incapace di parlare, ha ringraziato il Vescovo prima di tutto per la dedicazione – di questi tempi! – alla Sacra Famiglia, e poi per la sua presenza; ha anche auspicato che l’intera comunità diocesana preghi per questa comunità parrocchiale ai suoi primi passi, così come questa prega per l’intera comunità diocesana; infine gli ha porto gli auguri per una buona Pasqua. Il vescovo Gerardo ha risposto che si dice che i genitori vogliono bene in modo uguale a tutti i figli, ma non è vero, perché all’ultimo nato si riserva sempre un occhio di predilezione, un’attenzione in più, e così è in questo caso. La mia presenza tra voi, ha detto il Vescovo, è conferma dell’affetto pastorale per l’inizio di vita di questa comunità. Inoltre ha raccomandato che la visita del parroco alle famiglie sia fatta con calma e a tutte le famiglie, anche se dovesse prendere molto più tempo della Quaresima, magari tutto un anno, perché è un momento importante che le famiglie attendono, anche quelle che non frequentano abitualmente la Chiesa.
La celebrazione, nella sala adibita temporaneamente a cappella nei pressi del sito dove sorgerà la chiesa, è stata molto partecipata e raccolta. Noi, tutti insieme, ha chiarito il Vescovo, non siamo un’organizzazione sociale, un’associazione con interessi umani, ma chiesa: e questo è un dono, una grazia, un mistero, perché la Chiesa, ogni “porzione” di Chiesa, è il Corpo Mistico di Cristo, non i singoli, ma le comunità, che sono sacramento della sua presenza, lo stesso Cristo dell’Eucaristia. Grazie all’Eucaristia noi siamo tenuti insieme come comunità.
Nel commentare le letture del giorno, nell’omelia, il Vescovo ha fatto notare, nell’episodio della Trasfigurazione, il potere della preghiera, che fa entrare nella luce di Dio, trasfigura, e suscita il desiderio di fermarsi lì in quella situazione di bellezza, da cui invece si deve scendere per tornare nella concretezza della vita. L’altro aspetto, ha sottolineato, quello della nube e della voce che dice “…Ascoltatelo”, indica come deve essere la nostra preghiera: di ascolto della Parola di Dio, non di tante parole umane. Dobbiamo tutti imparare a dare molto più spazio alla Parola di Dio nella nostra vita.
Al termine, tante persone hanno con piacere salutato personalmente il loro Pastore, che si è intrattenuto cordialmente e familiarmente con loro.
Adriana Letta