In marzo Webinar gratuiti e aperti a tutti per una Pedagogia di amicizia sociale
La Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI), istituzione scientifica della Santa Sede dedicata a favorire lo studio della ‘mariologia’ come dialogo fra le culture, e che fa parte della Commissione paritetica “Benessere Integrale” istituita con lo Stato Italiano, (Vedi articolo precedente) dà seguito all’impegno di costruire una cultura della cittadinanza, della legalità e dello sviluppo con una interessante serie di incontri online a cui tutti possono partecipare. Diamo il calendario di questi incontri, introdotti dal testo del Prof. Fabio Iadeluca
Il Dipartimento di analisi, studi e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi, interno alla Pontificia Academia Mariana Internationalis, ad integrazione dei Corsi di Alta Divulgazione e Formazione attuati dal mese di gennaio 2021 dalla Pontificia Università “Antonianum” sulla sua piattaforma online, ha organizzato per tutto il mese di marzo una serie di webinar gratuiti e aperti a tutti, incentrati sulla costruzione di una cultura e pedagogia della cittadinanza, della legalità e dello sviluppo, a partire dalle sfide che ad esse pongono le mafie, la tratta degli esseri umani, il caporalato, il terrorismo nazionale ed internazionale, le distorsioni della società digitale.
In ogni webinar magistrati, prefetti, studiosi ed ecclesiastici si confronteranno su queste sfide che impegnano tutte le componenti sociali e tutte le comunità dei credenti. Essi metteranno in comune le loro specifiche prospettive ed esperienze, dedicando poi spazio all’ascolto delle domande che verranno loro poste dagli stessi partecipanti ai webinar, al fine di esplorare le risorse umane, culturali e religiose necessarie ad una “pedagogia di amicizia sociale” in grado di depotenziare quei mondi di esperienze che papa Francesco ha così descritto: «La solitudine, le paure e l’insicurezza di tante persone, che si sentono abbandonate dal sistema, fanno sì che si vada creando un terreno fertile per le mafie. Queste infatti si impongono presentandosi come “protettrici” dei dimenticati, spesso mediante vari tipi di aiuto, mentre perseguono i loro interessi criminali. C’è una pedagogia tipicamente mafiosa che, con un falso spirito comunitario, crea legami di dipendenza e di subordinazione dai quali è molto difficile liberarsi» (Fratelli tutti, n. 28).
La Pontificia Academia Mariana Internationalis è radicalmente impegnata nell’elaborazione, promozione e diffusione della “pedagogia di amicizia sociale” attraverso la valorizzazione delle molteplici “tradizioni mariane” presenti nelle varie culture sia perché, come dice ancora Papa Francesco nella sua Lettera del 15 agosto 2020 al Presidente dell’Academia, p. Stefano Cecchin, «la devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà», sia perché la figura stessa della Madre di Gesù ha contribuito, nel corso della storia, a sintetizzare e trasmettere, attraverso i codici comunicativi più diversi, i valori, gli ideali, gli atteggiamenti e le esperienze che permettono la “generazione” della “persona sociale”, senza la quale non è pensabile una comunità umana che si possa organizzare attorno alla fraternità e alla pace.
È di nuovo papa Francesco a sottolinearlo: «perché ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. In lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti. Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio perché “ha rovesciato i potenti dai troni” e “ha rimandato i ricchi a mani vuote” (Lc 1,52.53) è la stessa che assicura calore domestico alla nostra ricerca di giustizia. È anche colei che conserva premurosamente “tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti ed anche in quelli che sembrano impercettibili. È contemplativa del mistero di Dio nel mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti. È la donna orante e lavoratrice a Nazaret, ed è anche nostra Signora della premura, colei che parte dal suo villaggio per aiutare gli altri “senza indugio” (Lc 1,39). Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello» (Evangelii gaudium, n. 288).
Fabio Iadeluca
Sociologo e Criminologo
Accademico della Pontificia Academia Mariana Internationalis
Coordinatore del Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi
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