Dopo un anno di vita comunitaria, prima Festa nel quartiere
A piccoli ma grandi passi la comunità parrocchiale della Sacra Famiglia di Cassino, guidata dal Parroco Don Salvatore Brunetti, va avanti e con grande gioia e soddisfazione celebra per la prima volta la sua Festa Patronale in questo 30 dicembre 2016, festa liturgica della Sacra Famiglia, ad un anno esatto dalla prima celebrazione parrocchiale. Ed è una festa con tutti i crismi: a presiedere la Celebrazione Eucaristica nella cappella temporanea in Via Volturno c’è il Vescovo, mons. Gerardo Antonazzo, accompagnato dal suo cerimoniere D. William Di Cicco, sono presenti il Vicario diocesano Mons. Fortunato Tamburrini ed il Sindaco di Cassino, ing. Carlo Maria D’Alessandro, a rappresentare tutta la Città, è presente, ovviamente, il Parroco Don Salvatore e la comunità parrocchiale, che da un anno si sta formando alla comunione e alla sua nuova identità, tanto che per l’occasione ha formato un Coro che anima la liturgia. C’è anche un Comitato feste, che si è costituito per organizzare la serata e poi ci sono le luminarie, la Banda, i fuochi d’artificio, non manca nulla e in più c’è l’emozione della prima volta.
Il Vescovo nella sua omelia particolarmente intensa e illuminante si sofferma a riflettere sul modello della Famiglia di Nazareth e per questo cita il discorso che il B. Papa Paolo VI fece il 5 gennaio 1964 a Nazareth, nel suo viaggio in Terra Santa e in particolare cita questo passaggio: «Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazareth ci ricordi cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro e inviolabile; ci faccia vedere com’è dolce ed insostituibile l’educazione in famiglia, ci insegni la sua funzione naturale nell’ordine sociale», affermando che questo in realtà è un elenco in cui ogni espressione costituisce un capitolo di dottrina e di prassi pastorale, su cui si sofferma a commentare e riflettere.
Con forza poi afferma, in armonia con Papa Francesco, che la famiglia non è da considerare, come oggi spesso si fa, un problema (da eliminare), ma un bene per la società e per la Chiesa. Ma perché questo sia possibile, occorre anche che la società e la Chiesa siano un bene per la famiglia, a favore di essa, in una reciprocità che è costitutiva per il benessere dell’una e dell’altra. Il vescovo si è soffermato ancora sull’educazione in famiglia “dolce ed insostituibile”. In effetti, ha osservato, Dio non ha avuto bisogno né di Giuseppe né di altri per far nascere Gesù, ha operato attraverso lo Spirito Santo in Maria. Ma per educare il Bambino Gesù “Dio ha voluto aver bisogno anche di Giuseppe”. Infatti sono Maria e Giuseppe che educano Gesù e insieme lo aiutano a crescere. Anche loro hanno provato l’angoscia di perdere il figlio, durante il pellegrinaggio a Gerusalemme, e si mettono alla ricerca del figlio adolescente che non è con loro. Anche tanti nostri adolescenti e giovani non sono più in famiglia. Quando è, ha chiesto Mons. Gerardo, che noi rischiamo di perdere un figlio? Non quando non è più fisicamente in casa, ma quando si rompe un rapporto educativo, allora quel figlio è già perso. I genitori, invece, debbono fare in tempo a tenere sempre calda una relazione educativa che sia vera, autentica, coraggiosa, esigente e costruttiva. Un figlio rischia di non stare più in famiglia con noi quando noi non stiamo più con lui. Non dobbiamo essere invadenti nella sua intimità, ma accompagnatori delicati e discreti ma presenti e partecipi, da educatori, nella crescita di un figlio. Dobbiamo imparare a farlo e assumerci le nostre responsabilità educative per non perdere i legami vitali con i nostri figli. Le relazioni familiari sempre dovrebbero crescere in maniera armonica e significativa. La Sacra Famiglia, ha concluso, è una famiglia concreta ed umana, come tutte le famiglie del mondo, riflesso dell’amore e della comunione trinitaria.
Al termine della Messa, il Vescovo ha potuto annunciare che, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale e del Vicario Don Fortunato, che ha molto lavorato al progetto, è stato finalmente sciolto l’ultimo nodo rimasto per poter avviare i lavori di costruzione del nuovo complesso parrocchiale e per questo ha ringraziato pubblicamente il Sindaco D’Alessandro. Dunque, con grande gioia della comunità, a gennaio potranno iniziare i tanto attesi lavori.
Poi, momento particolarmente emozionante, è stata scoperta, benedetta e incensata l’effigie della Sacra Famiglia e, sorretta da due donne, portata in processione per le vie del territorio della nuova Parrocchia. Il corteo, preceduto dalla Banda Don Bosco Città di Cassino, ha fatto una sosta significativa quando è giunto accanto al terreno su cui sorgerà la chiesa, segnalato da una croce luminosa: lì il Vescovo ha pregato con tutti e prima di riprendere il cammino, alcuni scherzi pirotecnici hanno segnato il momento di festa.
Infine la processione è tornata nel piazzale antistante la cappella. Il Parroco ha voluto ringraziare il Vescovo e tutti i presenti, dai concelebranti alle autorità civili e militari presenti, al Comitato, i cui membri sono stati nominati uno per uno, al Coro e a quanti si sono adoperati per questa giornata memorabile. Anzi: storica.
Ultimo atto: nella sala di fronte alla cappella, un piccolo rinfresco e un brindisi per festeggiare la nuova Parrocchia ed il nuovo Anno 2017 che sta per entrare.
Adriana Letta