Quasi come in una “staffetta” dell’amore la Vergine bruna di Canneto è passata di cuore in cuore tra le comunità di Isola del Liri e questo pomeriggio, nella sua ultima sosta isolana, è giunta nella parrocchia di S. Lorenzo, da sempre “mariana” per la presenza ed il patrocinio della Madonna di Loreto, gelosamente custodita tra le sue mura.
“Perché Maria nella nostra chiesa? Perché Maria nella nostra vita? –ci ha chiesto Don Antonio Molle, rettore del Santuario di Canneto, che ha presieduto la celebrazione eucaristica– Non c’è luogo in Italia, non c’è luogo nel mondo, ove non si innalzi una cappellina o un’edicola dedicata a Lei, segno della sua importanza per la vita e per la fede di tanti e di ciascuno. Ma Maria è importante perché anche noi impariamo a dire il nostro “sì” con la stessa prontezza con la quale all’annuncio dell’angelo Lei rispose “Eccomi”, fidandosi e affidandosi totalmente alla volontà di Dio.
Quante volte invece noi anteponiamo la nostra volontà a quella del Signore e rimaniamo delusi, trascinando le nostre giornate stanchi e spenti! Eppure Dio non ci lascia mai soli. Cammina con noi anche e soprattutto in questo tempo così difficile, in cui ci sentiamo immersi e sommersi da mille avversità e problemi. E Maria viene a mettere il suo “tassello” di bontà e di speranza nella nostra vita, davvero come una Madre, capace di cogliere ogni moto del cuore dei propri figli.
E l’invito ultimo, insieme con i ringraziamenti, è venuto proprio dal parroco, don Mario Santoro, a fare tesoro, in questi giorni di peregrinatio mariana, delle parole di Papa Francesco sulla maternità di Maria e sul dono della maternità in senso ampio, con un cenno alla sua esperienza personale: “a casa, eravamo cinque figli e mentre uno ne faceva una, l’altro pensava di farne un’altra, e la povera mamma andava da una parte all’altra, ma era felice. Ci ha dato tanto”. Quanta tenerezza!
– Luciana Costantini
– Foto di Rosalba Rosati