La prima Unità Interparrocchiale accoglie il Vescovo

Apertura della Visita Pastorale per S. Pietro Apostolo in Cassino, S. Giovanni B. e S. Maria della Valle in S. Angelo in Theodice

Domenica 13, terza di Avvento e festa di S. Lucia, la Visita Pastorale del vescovo Gerardo Antonazzo nella Zona pastorale di Cassino ha iniziato un nuovo percorso presso l’Unità Interparrocchiale che raduna tre parrocchie: S. Pietro Apostolo in Cassino, S. Giovanni Battista e S. Maria della Valle in S. Angelo in Theodice.

Significativamente l’apertura solenne si è svolta nella parrocchia più periferica, S. Maria della Valle, dove ad attendere l’arrivo del vescovo c’erano rappresentanze delle tre comunità, ovviamente non al completo a causa delle restrizioni sanitarie, ma coloro che non erano fisicamente presenti potevano seguire da casa la diretta facebook, che non viene fatta mancare per le celebrazioni più importanti.

L’Unità Interparrocchiale è un percorso nuovo che si sta sperimentando ormai da parecchi mesi ed è un modello di apertura verso una forma di comunità fra parrocchie, un inizio di collaborazione pastorale: questo la Chiesa ormai chiede alle comunità parrocchiali, che siano un segno più profondo e più credibile che possa davvero introdurre qualunque creatura al mistero della Chiesa di comunione e di corresponsabilità. Per questo cammino nuovo che don Nello Crescenzi, don Cristian Di Silvio, don Josif Mihail e don Luigi D’Elia stanno coraggiosamente percorrendo e sperimentando, i primi tre vivendo anche comunitariamente, il Vescovo li ha ringraziati pubblicamente, perché permettono e promuovono tanti momenti di comunione fraterna tra presbiteri e tra comunità, “come stasera che siamo qui con tutte e tre le comunità parrocchiali”. Questo, anche se in verità erano assenti don Nello e don Josif, in isolamento domiciliare per motivi precauzionali, ma si sentiva che il loro spirito era lì, nella chiesa dedicata a S. Maria della Valle, a pregare con il Vescovo e con tutti.

Nell’omelia il Vescovo ha additato la lettura “di straordinaria bellezza poetica e profetica” del profeta Isaia (Is 61,1-2.10-11) che rivela il piano di Dio, “Lo spirito del Signore Dio è su di me…, perché il Signore mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi…” come l’immagine del Pastore, che si prodiga per le sue pecore e se ne prende cura rendendosi sempre concretamente e visibilmente presente. E’ la missione del Buon Pastore, è il senso della Visita Pastorale, che non per niente è simboleggiata dall’icona del Buon Pastore, che sempre, di parrocchia in parrocchia, viene solennemente intronizzata nelle celebrazioni. Gesù, ha affermato ancora il Vescovo Antonazzo, è anche dentro le nostre paure, povertà, fragilità, confusioni, sofferenze, nella nostra pandemia. Come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli, dice Isaia, perché si tratta di un rapporto di amore nuziale, di un’alleanza nuziale da stabilire e continuamente ri-stabilire. Il Vescovo è mediatore di questa nuzialità tra Cristo e la Chiesa. Questa è santa, perché salvata, ma anche peccatrice, perché portatrice delle ferite del peccato, perciò è un mistero divino e umano al tempo stesso.

La celebrazione, solenne come ogni “Apertura” della Visita Pastorale e alla quale ha partecipato anche il Sindaco di Cassino Enzo Salera, è stata animata da cantori accompagnati all’organo dal M° Michele D’Agostino, è iniziata con i consueti riti ed è terminata con la Benedizione papale con annessa l’Indulgenza plenaria.

Adriana Letta

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