Fervono le attività nell’Istituto di Istruzione Superiore “Righi” di Cassino: in ogni indirizzo e corso studenti in prima linea
“Venga a trovarci, venga! domani mattina vedrà quante cose abbiamo preparato per mostrare cosa fanno i nostri ragazzi e le nostre ragazze!”. Così giovedì ad Atina, all’incontro del Vescovo con i Dirigenti scolastici, il dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Augusto Righi” di Cassino, prof. Pietro Pascale, mi invitava caldamente nella sua scuola. O meglio: nella sede centrale della sua scuola, perché, in verità, egli dirige più scuole: nella sede centrale di via Berlino ci sono gli indirizzi di “Manutenzione e Assistenza tecnica” e “Servizi Socio-Sanitari”, nella succursale di via S. Pasquale le “Produzioni Industriali e Artigianali (Produzioni Tessili Sartoriali)” e infine nella sede associata di Via Marconi, il Liceo Artistico. (Senza contare l’Istituto Comprensivo di Cervaro!).
Non potevo mancare. Entrando nel vasto atrio, ho trovato un fervore di attività, ogni indirizzo aveva allestito il suo stand, dove studenti e docenti insieme mostravano ai visitatori i frutti del loro impegno. I ragazzi della Manutenzione e Assistenza tecnica con orgoglio e soddisfazione hanno mostrato le loro abilità e le creazioni progettate e realizzate: droni, robot, oggetti vari realizzati con la stampante 3D (che al momento stava stampando una formina per biscotti con la S di Superman!). Loro, che si occupano anche di informatica e telematica e di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, raccontavano e spiegavano con entusiasmo gli stage effettuati presso imprese importanti nel progetto dell’alternanza scuola-lavoro e i premi vinti.
Accanto, le ragazze dei Servizi Socio-Sanitari avevano allestito uno stand tutto sul tema del Carnevale, vivace e spiritoso, completamente ideato e costruito da loro nelle attività laboratoriali; infatti si addestrano a operare nei servizi socio-sanitari anche organizzando attività ludico-ricreative. Hanno anche iniziato a seguire un corso di clownterapia e alcune di loro, vestite appunto da clown, ne davano dimostrazione, raccontando di aver svolto questo servizio nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino, nelle attività di alternanza scuola-lavoro.
Da un’altra parte c’era l’angolo dedicato alle Produzioni Tessili Sartoriali, Corso Moda, anch’esso molto interessante: alla parete disegni delle progettazioni grafiche di collezioni di moda, sul tavolo l’offerta di un calendario che per ogni mese porta uno o due modelli creati dalle studentesse, ambientato in un Paese diverso. E poiché gli abiti non si limitano a disegnarli, ma li realizzano, c’è stata in auditorium una sfilata, in cui le stesse ragazze “stiliste” hanno indossato i loro modelli e si son fatte modelle sulla passerella (certo, hanno anche questa! per loro è normale!).
E infine, ma certo non ultimo, il Liceo Artistico, con alcune delle opere esposte e studenti impegnati a dipingere, per mostrare dal vivo le loro capacità straordinarie. Anche lì i ragazzi hanno una vasta gamma di indirizzi tra cui scegliere, dalla grafica all’architettura e ambiente alle arti figurative al design. E sono bravissimi, hanno una creatività straordinaria: basta guardare, arrivando alla stazione di Cassino dell’autostrada del sole, come l’hanno abbellita e resa attraente, come pure al Centro commerciale Panorama di Cassino, i “panettoni” o dissuasori di parcheggio che delimitano alcune aree esterne, sono un tripudio di fantasia, decorati in modo simpatico e colorato dalla creatività di questi studenti.
Mentre nell’atrio fervevano queste attività, nell’auditorium si svolgevano dimostrazioni che richiedevano spazi maggiori ed un palcoscenico: i ragazzi hanno cantato, ballato, fatto la sfilata di moda, dato una dimostrazione della clownterapia… Non c’è dubbio, la riuscita di un sistema educativo non dipende dal tipo di scuola né dal tipo di utenza: dipende dalla “passione educativa” di insegnanti e dirigenti, dalla sinergia educativa che sanno instaurare e dalla disponibilità ad innovare le metodologie didattiche, partendo non dai “programmi”, ma dagli interessi degli alunni e rendendoli protagonisti, responsabili anche loro dell’andamento scolastico. Impegnativo sì, ma possibile, affascinante e sorprendente. Risultati garantiti.
Adriana Letta