Maria, nessuna donna più in alto di Lei
Come ormai da tradizione, il 14 agosto sera le luci del centro di Sora si sono spente per far risplendere un’unica Luce, quella di Maria Assunta in Cielo che passa per le vie del centro, sovrastando tutti dall’altissimo pinnacolo su cui viene posta e spostandosi sotto il grande sforzo dei portatori.
Dopo essere stata posizionata sulla macchina, alle ore 21, la solenne processione è partita da Piazza Indipendenza in direzione di Via Santa Lucia. Il percorso era molto lungo, aperto dalle confraternite di Sora a cui seguivano i cavalieri del Santo Sepolcro e poi i sacerdoti, tra cui il parroco della cattedrale di Sora, mons. Ruggero Martini e il vescovo della diocesi Gerardo Antonazzo.
Ed eccola la Madonna, sorretta e trasportata dallo sforzo di oltre quaranta portatori che, sotto l’incitamento e le indicazioni del loro responsabile, alternavano il cammino alle soste. Nel mentre, le persone che assistevano al passaggio, manifestavano la loro ammirazione con applausi scroscianti e ringraziamenti.
Tra preghiere, canti, riflessioni e momenti di silenzio la processione è sfilata per il Corso di Sora.
Per garantire la continuazione di questa che ormai è diventata una tradizione, quest’anno è stata allestita anche una macchina “baby” sul modello di quella originale che portava una piccola statua della Madonna sorretta da alcuni “baby” portatori, forse futuri portatori della Madonna negli anni avvenire.
Tra stuoli di folla, la Madonna è arrivata di nuovo a Piazza Indipendenza dove la processione si è conclusa con la riflessione del Vescovo sul palco: mons. Antonazzo ha ricordato semplicemente la grandezza di Maria che ha fatto tutto per Gesù e ha posto un interrogativo provocatorio rivolto a tutti i presenti, chiedendo che cosa siamo disposti a fare noi per Gesù. Una domanda a cui ognuno è chiamato a rispondere come cristiano.
Prima della benedizione del Vescovo, don Ruggero Martini ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito anche quest’anno alla realizzazione di questo evento di fede, dalla confraternita della Cattedrale, al Comune di Sora, ai portatori, alle Forze dell’Ordine a poi a tutti i partecipanti.
Come ultimo sforzo, la Madonna è stata riportata vicino la Cattedrale e rimossa dal piedistallo per tornare all’interno della Cattedrale, da cui, siamo certi, continuerà a proteggere e a vegliare sulla città di Sora, in attesa di poter visitare ancora tutti noi da vicino il prossimo anno.
Articolo e foto: Piercarlo Gugliotta