Il Vescovo Gerardo nella Messa di apertura: “Impariamo a riconoscere i segni di Dio con gli occhi del cuore”
Prosegue la visita pastorale del Vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Monsignor Gerardo Antonazzo, nelle parrocchie della zona di Balsorano.
Domenica 15 gennaio ha infatti dato inizio alla sua visita nelle comunità di Canistro e Pescocanale, guidate dal parroco Don Andrés Arias.
«Il Signore ci dà la grazia di vivere insieme l’occasione della visita pastorale» il saluto iniziale di Sua Eccellenza ai fedeli riuniti nella Chiesa di San Giovanni Battista a Canistro Superiore. «I nostri cuori si aprono docili all’ascolto del Signore che come pastore indirizza il gregge verso quei pascoli che danno vero benessere. Lasciamoci guidare da Gesù Buon Pastore che insegna ad ognuno di noi ad essere guida anche per gli altri. Tutti abbiamo da imparare da Lui sia come gregge, sia come pastori per le persone che vengono affidate alla nostra cura, in qualità di sacerdoti, guide, educatori, genitori».
Durante l’omelia della Santa Messa, concelebrata da Don Andrés, dal vicario zonale Don Silvano Casciotti e da Don William Di Cicco, Monsignor Antonazzo ha ricordato che l’ascolto della Parola è il fondamento della vita cristiana in quanto rappresenta la visita con cui Dio continuamente ci viene incontro. Ha poi ripetuto l’invito dell’Apostolo Giacomo: “Siate costanti”. «Costanza» ha spiegato «significa rimanere saldi quando siamo assediati da tante tentazioni e da tante prove. Chiediamo al Signore che al termine della visita pastorale e nel proseguimento della nostra vita cristiana in queste parrocchie, anche noi possiamo dire “abbiamo davvero sentito il Signore”. Cerchiamo di riconoscere i Suoi segni con gli occhi del cuore che ci aiutano a vedere bene cosa Dio è in grado di compiere nella vita di chi lo riconosce, lo segue e lo ama».
In occasione della visita pastorale, così come avvenuto nelle altre parrocchie, il Vescovo Gerardo incontrerà le realtà del territorio di Canistro e Pescocanale perché questo momento di grazia possa rappresentare anche l’opportunità di una preziosa condivisione che rafforza e consolida i legami.
Foto: Italo Tonti