La Visita Pastorale lascia la Zona di Cassino

Con una Messa nella Concattedrale il Vescovo ha concluso la Visita pastorale

Domenica 17 gennaio nella chiesa Concattedrale di Cassino si è conclusa la Visita pastorale non solo delle Parrocchie “SS.mo Salvatore, Santa Maria Assunta e San Germano Vescovo” e di “San Basilio Vescovo” in Caira, ma di tutta la Zona pastorale di Cassino, con la solenne Messa di conclusione. Nei giorni precedenti, il Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo, accompagnato dal giovane Don Maurizio Marchione, e alla presenza di Don Chrétien e Don Claudio, ha visitato alcuni infermi, sempre nel rispetto delle norme anti-covid, portando conforto, mercoledì 13 ha presieduto l’Eucarestia a Caira, nella chiesa di S. Basilio, dove ha incontrato i ragazzi che stanno percorrendo l’itinerario catechistico nelle due parrocchie; giovedì 14 nella Concattedrale, dopo la Celebrazione Eucaristica, ha incontrato i Consigli Pastorali e per gi Affari economici ed i Comitati festa delle due parrocchie e più tardi i giovani. Incontri sempre vissuti con stile cordiale e familiare ma ricchi di contenuti, di interventi da parte dei fedeli e di risposte, stimoli e consigli nonché incoraggiamenti da parte del Pastore. Venerdì 15, dopo la preghiera per i defunti presso il cimitero di Caira, il Vescovo a Cassino si è recato a visitare le monache benedettine del monastero di Santa Scolastica e le Suore della Carità: esse sono sostegno, le une con la preghiera silenziosa e continua, le altre con l’azione, accompagnata dalla preghiera, nel lavoro della scuola, della parrocchia e della carità, costituendo sicuro riferimento per tutta intera la comunità cittadina. Un bel momento, vissuto nella Concattedrale dopo la Celebrazione Eucaristica, è stata l’Adorazione Eucaristica con preghiera per le Vocazioni, animata dai gruppi delle due parrocchie, come pure l’incontro con i gruppi, le associazioni e le aggregazioni ecclesiali delle due parrocchie.

I giorni di grazia della Visita Pastorale hanno avuto la loro conclusione a Cassino domenica 17 gennaio nella Concattedrale con una Messa solenne. Il Vescovo Gerardo, commentando le letture del giorno, ha indicato il cammino da compiere per le singole persone e per le comunità parrocchiali. Il giovane Samuele (1 Sam 3,3b 10-19) si sente chiamare per nome per tre volte senza capire e poi, su indicazione di Eli, comprende che è il Signore e gli risponde “Parla, perché il tuo servo ti ascolta” e così “crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole”: Samuele, ha commentato il Vescovo, potrebbe essere un giovane delle nostre comunità. E dunque, la prima cosa da fare è “ascoltare”. Nel Vangelo si dice che Giovanni Battista “fissando lo sguardo su Gesù”, cioè scrutando profondamente, capisce veramente chi è, “l’agnello di Dio” e lo annuncia; e i due discepoli di Giovanni “sentendolo parlare così” lo seguirono e restarono con lui. Ascoltare, fissare lo sguardo su di lui e seguirlo per annunciarlo, perché è lui al centro dell’universo.  Su questi elementi si fonda il cammino della vita cristiana e questo deve fare la parrocchia. Fissando lo sguardo su Gesù, impareremo la Parola di Dio e la Dottrina Sociale della Chiesa, per essere pronti ad affrontare le nuove sfide sociali e morali rispettando la dignità delle persone. Nel nostro parlare non dobbiamo esprimere i nostri pensieri ritenendo di essere noi il centro della comunità, dobbiamo essere testimoni credibili, far parlare il Signore, allora gli altri crederanno. Queste parole sono risuonate come una consegna alle due comunità parrocchiali, un cammino da compiere, per evitare ogni ripiegamento su se stessi e far crescere la vita cristiana. Perché è un continuo cammino.
L’icona stessa della Visita Pastorale che rappresenta il Buon Pastore e che, come in ogni comunità, è stata consegnata a due famiglie, una di S. Basilio Vescovo la sera prima, e una della Concattedrale al termine della Messa di conclusione, significa impegno nel cammino che verrà.  Questo è il compito delle comunità parrocchiali, essere comunità significa essere il cuore della città.

Si è conclusa così la Prima Visita Pastorale “Sto alla porta e busso” del Vescovo Gerardo nella Zona pastorale di Cassino. Nella Lettera di indizione aveva scritto che essa è “specifica forma di servizio alla Parola e di crescita della fede nel Signore Risorto, desiderando il bene spirituale”, ebbene è stato proprio così. Aveva scritto anche che intendeva fin dall’inizio farlo “con discrezione, rispetto, delicatezza, buon senso di un padre di famiglia” ed effettivamente abbiamo sperimentato tutto questo. Come pure “l’indole missionaria del ministero episcopale… in fines terrae“. E così è stato, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia. Ma la vera Visita pastorale del Buon Pastore per ogni comunità inizia ora, con la Celebrazione della conclusione, perché è proprio da qui che le comunità parrocchiali debbono intraprendere un nuovo cammino di vita cristiana.

Adriana Letta

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