Quello di domenica è stato un nuovo e memorabile appuntamento che ha visto, quale protagonista, l’arcivescovo Iannone in visita al Santuario mariano in occasione del giubileo straordinario confermando, di fatto, l’attenzione della Chiesa di Roma a questo luogo in virtù dell’imminente Decreto di Aggregazione alla Basilica di San Giovanni Laterano. Una presenza autorevole e significativa, non solo per l’attuale ruolo, ma anche per il passato legame con questo territorio nelle vesti di Pastore a cui oggi è legato il suo titolo di Vescovo Emerito della Diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo. Una presenza davvero speciale non estranea a questa realtà che, sotto la sua guida, ha saputo fare tesoro dei preziosi insegnamenti pastorali.
All’inizio della celebrazione, l’arcivescovo Filippo Iannone, ha salutato i parroci don Antonio e don Aurelio Ricci per aver formulato l’invito di presiedere la liturgia Eucaristica in questo tempo giubilare e tutta la comunità. Il presule ha proseguito la liturgia proponendo una significativa omelia incentrata sul sacramento dell’Eucaristia evidenziando la necessità, per ogni cristiano, “di attingere a questo fondamentale nutrimento per lo spirito, necessario nel cammino di ogni cristiano”.
Terminata la riflessione la liturgia è proseguita concludendosi, prima della benedizione dell’Arcivescovo, con la consegna da parte di don Aurelio di una medaglia d’argento con il logo del giubileo e, successivamente, di una speciale corona del Rosario offerta da Lello Di Santo, priore della “Pia Congregazione Vergine SS. della Guardia”. Dopo questo momento monsignor Iannone è stato salutato con un caloroso applauso in segno di ringraziamento e affetto.
Alla celebrazione animata dalla Corale Parrocchiale, diretta dalla maestra Clara Lombardi e dal professor Marco Farina, hanno preso parte l’assessore Antonio Carnevale e il delegato dell’Unione di Comuni “Antica Terra di Lavoro”, Roberto Toti. Erano inoltre presenti i confratelli della “Pia Congregazione Vergine SS. della Guardia” guidati dal priore Lello Di Santo.
– Gaetano Battaglini