La testimonianza verrà inserita nel libro sulla storia del Banco Alimentare di prossima pubblicazione
Il 28 novembre 19ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
Enorme riconoscimento per l’esperienza della Colletta Alimentare di Cassino e per i suoi organizzatori e volontari. Infatti nell’Aula Paolo VI della Città del Vaticano Papa Francesco ha incontrato in Udienza privata gli operatori ed i volontari della Rete Banco Alimentare di tutta Italia la mattina di sabato 3 ottobre. E’ stata l’occasione per avere da Lui guida, correzione e incitamento ma anche di raccontargli l’attività silenziosa, spesso sconosciuta, lunga 26 anni, di lotta contro lo spreco e di recupero degli alimenti. Nella Sala era presente anche una rappresentanza di Cassino.
Ricordiamo che il Banco Alimentare nel Lazio nasce nel 1997 come un’opera condotta e gestita imprenditorialmente, in forma di comitato regionale, riconosciuto nel 2000 come associazione ONLUS. La sua attività è assicurata, per grandissima parte, dal quotidiano coinvolgimento di persone che gratuitamente prestano la loro opera come volontari.
Nel corso dell’udienza sono state lette alcune testimonianze dell’attività del Banco Alimentare. Tra di esse è stata raccontata e portata ad esempio anche l’esperienza del nostro territorio cassinate e dei nostri volontari. La stessa testimonianza verrà inserita in un libro che racconterà la storia del Banco Alimentare e della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che vedrà la luce in questo mese.
E’ il riconoscimento del lavoro che viene svolto oramai da 15 anni nel territorio cassinate da un gruppo di amici, dalle associazioni di volontariato, dal mondo dell’imprenditoria, dalle istituzioni politiche e religiose che collaborano per la buona riuscita della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Infatti proprio il prossimo 28 novembre si terrà in tutta Italia la 19° edizione, ed anche a Cassino si è messa in moto la macchina organizzativa.
Ricordiamo che l’anno scorso sono state raccolte circa 16 tonnellate di alimenti ridistribuite attraverso le varie associazioni di volontariato del territorio che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento e che, a loro volta, le hanno distribuite alle persone bisognose da loro assistite. L’affiliazione alla Rete Banco Alimentare permette anche di far arrivare a Cassino circa 10 tonnellate di alimenti al mese che aiutano quelle associazioni che quotidianamente assistono i poveri.
“Per noi è il segno tangibile – ci dice Marco Lamberti, responsabile del Banco Alimentare della zona – che tutti gli sforzi fino ad ora fatti per organizzare la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e la rete di rapporti intessuta con le varie Associazioni di Volontariato vanno nella giusta direzione, le parole del Santo Padre ci spronano a fare meglio e ancora di più”.
Nel suo saluto il Santo Padre si è soffermato su «questa significativa “rete di carità” chiamata Fondazione Banco Alimentare. Da 25 anni voi siete quotidianamente impegnati, come volontari, sul fronte della povertà. In particolare, la vostra preoccupazione è quella di contrastare lo spreco di cibo, recuperarlo e distribuirlo alle famiglie in difficoltà e alle persone indigenti. Vi ringrazio per quello che fate e vi incoraggio a proseguire su questa strada.
La fame oggi ha assunto le dimensioni di un vero “scandalo” che minaccia la vita e la dignità di tante persone, ogni giorno dobbiamo confrontarci con questa ingiustizia, mi permetto di più, con questo peccato, in un mondo ricco di risorse alimentari, grazie anche agli enormi progressi tecnologici, troppi sono coloro che non hanno il necessario per sopravvivere; e questo non solo nei paesi poveri.(…) Davanti a un problema così smisurato, risuonano le parole di Gesù: “ Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” (MT 25,35). (…) Continuate con fiducia la vostra opera, attuando la cultura dell’incontro e della condivisione. Certo, il vostro contributo può sembrare una goccia nel mare del bisogno, ma in realtà è prezioso! Insieme a voi, altri si danno da fare, e questo ingrossa il fiume che alimenta la speranza di milioni di persone. (…) Condividere ciò che abbiamo con coloro che non hanno i mezzi per soddisfare un bisogno così primario, ci educa a quella carità che è un dono traboccante di passione per la vita dei poveri. Condividendo la necessità del pane quotidiano, voi incontrate ogni giorno centinaia di persone. Non dimenticate che sono persone, non numeri, ciascuno con il suo fardello di dolore che a volte sembra impossibile da portare. Tenendo sempre presente questo, saprete guardarli in faccia, guardarli negli occhi, stringere loro la mano, scorgere in essi la carne di Cristo e aiutarli anche a riconquistare la loro dignità e a rimettersi in piedi. Vi incoraggio ad essere per i poveri dei fratelli e degli amici; a far sentire loro che sono importanti agli occhi di Dio. Le difficoltà che sicuramente incontrate non vi scoraggino; piuttosto vi inducano a sostenervi sempre più gli uni agli altri, gareggiando nella carità operosa».