Il Premio internazionale ha coinvolto studenti di Cassino, Trieste ed Atene, che hanno premiato lo scrittore greco-albanese Gazmend Kapllani
Gazmend Kapllani, Breve diario di frontiera, trad. di Maurizio De Rosa, Del Vecchio Editore, pag. 187, €.15,00
Si è conclusa con una due-giorni intensa e ricca l’edizione 2017 del Premio Internazionale “Letterature dal fronte”, che da 12 anni, esplorando le letterature “dal fronte” di vari Paesi in cerca di autori che raccontino storie, testimonianze, avvenimenti nati sui fronti di guerra, coinvolge in maniera singolare e particolarmente interessante scrittori e studenti. Una formula vincente, per cui gli studenti delle Scuole Superiori si sono impegnati a leggere quattro romanzi, quest’anno della letteratura neogreca contemporanea, e ad esprimere la preferenza per il libro giudicato migliore.
I ragazzi di Cassino che hanno partecipato, nello scorso anno scolastico e in questi giorni conclusivi, sono alunni di sette Istituti della città in rete tra loro: I.T.C.G. “Medaglia d’Oro Città di Cassino” (capofila), Liceo Classico “Carducci”, Liceo Scientifico “Pellecchia”, Liceo delle Scienze Umane “Varrone”, Liceo Classico “S. Benedetto”, I.T.I.S. “Majorana” e I.I.S. “Righi”, in collegamento con due licei lontani: Liceo “F. Petrarca” di Trieste e Scuola italiana Statale di Atene. La manifestazione ha avuto il patrocinio e il sostegno del Comune di Cassino, del M.I.U.R., del MIBACT e della Fondazione Ellenica di Cultura.
Il libro preferito dagli studenti, è stato “Breve diario di frontiera” dello scrittore Gazmend Kapllani, scrittore di origine albanese che scrive le sue opere in greco, oggi docente di Letteratura e Storia europea all’Università di Harvard negli Stati Uniti: un romanzo sulla sua esperienza di immigrato in Grecia dopo la caduta del terribile regime totalitario instaurato in Albania da Enver Hoxha. Nei giorni 5 e 6 ottobre l’Aula Pacis di Cassino ha ospitato due manifestazioni diverse ma complementari, unite dal tema, coerente con il libro vincitore del Premio e quanto mai attuale: l’immigrazione. Nell’atrio, l’allestimento era fatto con i lavori dei ragazzi del Liceo Artistico “Righi”.
Giovedì 5 c’è stata la inaugurazione dell’anno scolastico, che è iniziata con i saluti istituzionali del Sindaco di Cassino D’Alessandro, del presidente dell’Associazione “Letterature dal fronte” Federico Sposato e del Dirigente Scolastico dell’Istituto capofila prof. Marcello Bianchi e – in videoconferenza – dei Dirigenti delle scuole di Atene e Trieste. Subito dopo, introdotto da Clara Abatecola, Segretario generale dell’Associazione organizzatrice, si è svolto un talkshow sul tema “L’immigrazione fenomeno globale: problema o risorsa?“. Sul palco lo scrittore Gazmend Kapllani, lo storico Francesco Scalora e alcuni studenti; a condurre, la giornalista Paola Caramadre. L’immigrazione, sotto lo stimolo delle domande poste dagli studenti, è stata trattata nei suoi diversi aspetti: politico, sociologico, psicologico, economico, storico, con uno sguardo davvero a tutto campo. I giovani, sia di Cassino sia di Atene e Trieste, si sono fatti parte attiva, dimostrando di essersi informati sulla problematica e di averci ragionato a fondo.
La seconda giornata è stata dedicata alla cerimonia di premiazione del vincitore. Sono stati proiettati i video del viaggio che gli studenti più meritevoli hanno compiuto recentemente ad Atene, incontrando i loro colleghi, e il Coro dell’ASDOE (Associazione Docenti Europei) ha eseguito alcuni canti della tradizione musicale greca, per entrare meglio nel tema. Ma sicuramente la parte più valida e interessante è stato l’incontro di Gazmend Kapllani con gli studenti: parlando in italiano, ha risposto volentieri alle molteplici domande poste ancora dai ragazzi, contento di vedere tanto interesse e anche di poter far capire l’importanza dell’incontro e del dialogo e che davvero “gli esuli, la frontiera se la portano dentro”, che il dramma dell’immigrazione si capisce non parlando di numeri di profughi e migranti, ma raccontando le vicende di un profugo, le sue speranze e sogni, le delusioni e sofferenze, il continuo senso di mortificante emarginazione e quella che nel libro chiama “la sindrome della frontiera”: la condizione dell’esule. Alla dott.ssa Abatecola che aveva detto “La scrittura insegna la storia”, ha ribattuto, stimolando la riflessione di tutti: “La scrittura corregge la storia”, perché svela il lato umano della problematica.
A seguire, la vera e propria cerimonia di premiazione, con lettura, da parte della esperta di letteratura neogreca Francesca Zaccone, della Laudatio e, da parte di uno studente della rete, della motivazione del Premio e infine la consegna del Premio fatta dal dott. Sposato e dal Dirigente Bianchi. L’Associazione culturale “Letterature dal fronte” ha inanellato un nuovo successo e già pensa alla prossima edizione che riguarderà la letteratura russa contemporanea, in occasione del centenario della rivoluzione d’ottobre.
Adriana Letta