SANTA MESSA PONTIFICALE PRESSO LA BASILICA CONCATTEDRALE DI AQUINO
La mattina di Natale, come da tradizione fortemente radicata presso la Città di San Tommaso, il Vescovo ha celebrato la Santa Messa Pontificale nella cornice della Basilica Concattedrale.
Una Messa sentita e partecipata, semplice, come ha voluto ricordare l’arciprete parroco don Tommaso Del Sorbo, perché la semplicità è il paradigma del Santo Natale. Cristo è nato nella semplicità, ha annunciato a dei semplici pastori la sua nascita. Proprio in questa scena, cristo ha subito il primo sfregio,“… perché per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7). Ha proseguito il Vescovo: “Non lo vogliono a Scuola; non lo preparano a casa. Le pubbliche istituzioni non ammettono eccezioni: né presepi né crocifissi. Non segni di fede, per assicurare uguale rispetto; di tutela del patrimonio e di identità culturale manco a parlarne, per il dovere di accogliere tutti. Insomma, il presepe è proprio un fastidio, un grosso problema. Per Giuseppe, Maria e il Bambino non si trova un alloggio. Migranti anche loro! Dio può anche provare ancora a nascere, ma non avrà vita facile. Anzi, più di qualcuno gli darà filo da torcere: “Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto (Gv 1,11). Ci hanno provato da subito, rendendo difficile la nascita, per poi rendergli “impossibile” la vita. Non di rado i nostri presepi allestiti in piazze e cortili vengono sfregiati; la scena della “natività” è violentata da bravate e atti insensati. San Giuseppe e la Madonna servono da tiro a segno, la statuetta del bambinello trafugata, il bambinello trovato impiccato… Lo sfregio del presepe continua nella storia di umiliazioni e violenze che affliggono milioni di esseri inermi. Lo sfregio assume i tristi contorni dell’abbandono dei poveri, obbligati a un destino di miseria, senza nessuno che li ascolti, scarto di una società arrogante e tristemente destinata al fallimento. Lo sfregio del Bambino continua nella violenza che deturpa l’innocenza, che ruba l’infanzia a molti bambini, costretti in ogni parte del mondo a imbracciare le armi, e ad uccidere per odio e vendetta. Il Bambino non trova alloggio nel cuore di chi umilia i bambini con mutilazioni e privazioni, depravazioni da parte chi li sfrutta con ogni sorta di delitto. Non può trovare alloggio il Bambino Gesù nell’esistenza negata di bambini sepolti sotto le bombe, sfigurati da terribili esplosioni, vittime innocenti di guerre senza scrupoli, e di colpevoli senza nomi e senza condanne. Sotto lo sguardo ipocrita del nostro mondo, colpevole di complici silenzi e imperdonabili omissioni! Lo sfregio del presepe si consuma nell’assurdo mutismo di un pacifismo imborghesito che non osa, e non usa più gridare la denuncia e il dolore per le molte ingiustizie. Il Bambino Gesù non trova alloggio nelle migliaia di aborti che violano crudelmente il diritto di ogni creatura. La nascita di Cristo rende evidente un Dio che sceglie la povertà e la debolezza”.
Il Pontificale è proseguito nel raccoglimento e nella preghiera. Al termine il Vescovo ha salutato tutta la comunità parrocchiale della Concattedrale di Aquino, che non fà mai mancare l’affetto e la vicinanza; ha augurato una pronta guarigione ai malati e ai sofferenti della parrocchia e a don Tommaso che ha subito un intervento alla spina calcaneare. Il parroco, rinnovando gli auguri, ha portato alla comunità i saluti e la vicinanza dell’arciprete parroco emerito della Basilica Mons. Mario Milanese.
Andrea Marinelli
Link omelia del Vescovo: https://www.diocesisora.it/pdigitale/il-presepe-sfregiato/