L’idea iniziale era una montagna con il santuario sottostante e uno sguardo dal cielo con il viso della Madonna Bruna che scrutava dall’alto; poi alla domanda dei miei genitori: cosa immagini se pensi al Cammino di Canneto? Così il pensiero è andato al pellegrino, al sentiero, e non alla montagna che non per tutti è di passaggio verso il santuario. Ma l’immagine che salta alla mente è il Foulard, segno indelebile di questo pellegrinaggio che ricorda l’immagine della statua, obiettivo finale di questo sacrificio che ogni anno porta in peregrinatio tutta la comunità cattolica diocesana e non solo. Quando si arriva nella bellissima valle, la prima cosa che si ha il desiderio di fare è vedere le Madonna dal viso Scuro che , come per magia, fa volare via i dolori del viaggio. Per questo motivo è l’unica parte del logo con dei colori vivi e che risaltano su tutta l’icona, abbattendo la scala di grigi con uno spruzzo di vita colorata che solo Lei può dipingere
Giandomenico Trezza