É passato quasi un anno dal nostro viaggio a Lourdes. Precisamente il 6 luglio 2014, alle ore 10 stava iniziando il viaggio di un gruppo di ragazzi che a mala pena si conoscevano.
Eravamo ben 40 ragazzi che venivano da tutta la Diocesi. Appena saliti sul treno in ogni cuccetta prevaleva il silenzio spezzato ogni tanto da qualche annuncio o preghiera trasmessa dalle varie casse audio sparse per tutto il treno, nessuno si decideva a fare il primo passo per spezzare quel silenzio che ormai durava da circa 3 ore fino a quando grazie all’aiuto del nostro simpatico Don Tomàs e di Don Edmer che ci hanno riuniti e cantando accompagnati dalla chitarra abbiamo spezzato quel silenzio, ci siamo presentati e da lì è iniziato il nostro pellegrinaggio a Lourdes.
Dopo aver distribuito i pasti, passeggiato per il nostro treno e animato con canti, ormai eravamo amici di tutti e non più sconosciuti viaggiatori.
Arrivati a Lourdes e dopo esserci sistemati in Hotel non vedevamo l’ora di andare sotto la grotta a pregare per le persone a noi care e per le nostre intenzioni.
Tanti sono stati i momenti di condivisione grazie al nostro Vescovo e ai Sacerdoti che ci hanno accompagnato, tra cui Don Tomàs, Don Edmer e Don Giovanni.
Tra i tanti momenti quelli che ricordo più vivamente sono stati il cammino verso Bartrès, l’ovile dove Bernardetta portava il gregge, voluto fortemente dal nostro Vescovo. A questo cammino hanno partecipato con tanto entusiasmo tutti i giovani e non solo, abbiamo rivissuto il cammino di Bernadette, visitato i luoghi a lei più cari e cosa ancora più bella durante il cammino potevamo parlare tra noi, ridere ma anche confidarci e riflettere insieme alle nostre guide spirituali. Un altro momento bello è stato alla Cité Saint Pierre dove abbiamo celebrato la messa in una cattedrale a cielo aperto in mezzo al verde di Lourdes con tutti i Pellegrini, in particolare cinquant’anni di matrimonio di due coppie. In seguito c’è stato un momento di riunione tra noi Giovani, seduti in cerchio insieme ai nostri Sacerdoti ed al Vescovo abbiamo parlato della riconciliazione da vivere soprattutto in quei giorni.
Ma oltre alla preghiera non potevamo mancare momenti di gioia e svago, infatti la sera ci incontravamo in un locale insieme ad altri gruppi di giovani italiani per passare la serata in compagnia.
Ma la cosa più bella è stata andare di notte sotto la grotta dove nel silenzio, sotto la luce delle stelle e delle candele puoi trovare la serenità.
Passati 5 giorni era arrivato il momento di ripartire. Dopo la messa presieduta dal nostro Vescovo alle sei del mattino sotto la grotta, con un po’ di rammarico abbiamo salutato il Santuario e ci siamo recati in stazione dove, dopo aver aiutato i vari Pellegrini a sistemare i bagagli sul treno, siamo ripartiti per tornare nelle nostre case.
Con le facce un po’ tristi per la ripartenza, ci siamo riuniti per condividere quelli che per noi erano i ricordi più belli.
Lourdes ci aveva lasciato il segno, nel nostro cuore qualcosa era cambiato. C’erano due sentimenti in contrasto in quel momento: la tristezza per il ritorno a casa, perché la settimana era volata ma al contempo la gioia e l’amore che la Madonna ci aveva trasmesso e che ora dovevamo portare nella nostra vita e ai nostri cari.
Ormai eravamo quasi al confine con l’Italia e Lourdes era sempre più lontana ma la nostra mente e il nostro spirito era ancora lì, sotto quella grotta, ai piedi di quella statua che con il suo splendore e il suo velo bianco rendeva tutto meraviglioso.
Arrivati a Frosinone e scendendo dal treno abbiamo capito che quel pellegrinaggio di ben 7 giorni ormai era fino ma la cosa che più ci rallegrava era la grande amicizia che si era creata tra tutti i giovani.
Ora è quasi passato un anno da questo viaggio, si sta avvicinando la data per ripartire, e non vedo l’ora. Mi sento solo di consigliare a chiunque abbia la voglia di andare a Lourdes di partire, di non pensarci troppo, perché è un’esperienza che resta sempre nel cuore e nella mente. È un pellegrinaggio che ti cambia, ti dona serenità, nuove amicizie… perché dopo Lourdes guardi la vita con occhi diversi.
– Alessio Gismondi