Le Reliquie dei Santi Coniugi, modello di santità nella vita quotidiana, hanno sostato presso la Parrocchia di S. Antonio di Padova in Cassino
Il 31 gennaio sono giunte presso la chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova in Cassino le venerate Reliquie di Luigi e Zelia Martin, i Santi Genitori di Santa Teresa di Lisieux, Vergine e Dottore della Chiesa, detta Santa Teresina del Bambin Gesù. Calorosa e affollata l’accoglienza in chiesa dove l’urna, protetta da una teca trasparente, è stata sistemata ai piedi dell’altare ben in vista e in onore, offerta alla venerazione dei fedeli. Erano presenti numerosi i bambini del catechismo ed i loro genitori.
Poi i bimbi, con le catechiste, sono rimasti in chiesa per un momento di conoscenza e di incontro animato da giovani consacrati della Fraternità di Emmaus che hanno accompagnato le Reliquie, mentre i genitori si sono spostati nella Sala S. Antonio per un incontro di catechesi, curata da Don Silvio Longobardi, fondatore dello stesso movimento ecclesiale, sul tema “Abba’ Padre. Educare i figli alla Fede“, un tema quanto mai necessario ed attuale.
Alle 19.00 è stata celebrata la Santa Messa, pregando per le famiglie e le coppie, per le quali i coniugi Martin rappresentano un vero modello di santità nella vita quotidiana. Subito dopo, sempre in chiesa, si è svolta una bellissima e raccolta Veglia di preghiera per la famiglia, sul tema “Una Terra Santa: la famiglia Martin“, animata dal Gruppo parrocchiale Giovanni Paolo II. La Veglia si è dipanata tra preghiere, canti, letture e riflessioni e, dopo l’introduzione, si è sviluppata in quattro momenti, sempre con la efficace e precisa testimonianza di Luigi e Zelia Martin, attraverso le loro lettere: 1. L’alleanza coniugale; 2. l’accoglienza dei figli e l’educazione alla fede; 3. la sofferenza, la malattia, la morte; 4. la santità. Ad ogni momento veniva portato vicino all’altare, davanti alle Reliquie, un “Segno”, un simbolo che racchiudesse il significato profondo dell’argomento: una coppia di sposi ha portato le fedi nuziali, due coppie hanno condotto i loro figlioletti, un’altra persona ha portato un cero acceso e così via, in una sequenza molto significativa. Nella sua riflessione di catechesi, Don Silvio Longobardi ha parlato sul tema “La preghiera in casa Martin”. Apprezzando che la Veglia fosse curata dal Gruppo Giovanni Paolo II, ha sottolineato che fu proprio lui, il Papa della famiglia, il Papa Santo, a far emergere la santità di Luigi e Zelia Martin e a dichiararli Venerabili nel 1994; la beatificazione avvenne nel 2008 sotto il pontificato di Benedetto XVI e infine la canonizzazione nel 2008, da parte di Papa Francesco. Questi Santi, ha detto, ci dimostrano che il Paradiso non è così lontano da noi, essi vivono in Dio e con Dio condividono la passione per questa storia che cammina sotto il segno della umana fragilità per la presenza del peccato e assumono il ruolo di intercessori per noi presso Dio. Molto toccante, nella sua semplicità e autenticità, è risultata la testimonianza di una coppia di sposi, che dopo aver conosciuto la storia dei coniugi Martin, si è recata ad Alençon e si è messa sotto la loro protezione, impegnandosi su un cammino di spiritualità coniugale e familiare.
Il giorno seguente, 1° febbraio, dopo la Santa Messa, in mattinata sono venuti in chiesa a visitare le Reliquie i bambini della Scuola Cattolica e anche stavolta sono stati i giovani consacrati dell’équipe ad incontrarli e a spiegare loro in modo accattivante la vita e la storia della famiglia Martin.
Dopo una giornata di visite e soste di preghiera personale di fedeli davanti alle Reliquie, la sera, Santo Rosario e, a seguire, la Santa Messa. Alle 20.00, altro momento forte, dedicato alle coppie di sposi, con la Catechesi di Don Silvio Longobardi sul tema “Una sola carne. I passi dell’amore coniugale”. Ha illustrato i sette “passi” di Luigi e Zelia: la chiamata di Dio, il fidanzamento, la celebrazione nuziale, la scelta di castità, la vita coniugale e familiare, il tempo della vedovanza e la nuova unità in Paradiso. Un matrimonio durato 19 anni con sette figli, poi la morte di Zelia a soli 45 anni e la scelta di Luigi di restare con le cinque figlie minorenni (gli altri figli erano morti in tenera età) e di vivere la vedovanza “come un altro capitolo di quell’amore che li ha uniti per sempre”. A convalidare questa visione del matrimonio e della famiglia, è stata la appassionante testimonianza di un’altra coppia della Fraternità di Emmaus, presente con i suoi sette figli a raccontare la sua storia “guidata” ormai e affidata ai santi coniugi Martin, modello per tutti gli sposi e le famiglie.
E’ per questo che dopo il ringraziamento di Don Benedetto Minchella ai componenti della Fraternità di Emmaus che hanno dedicato totalmente questi due giorni ai fedeli di Cassino, e dopo aver letto tutti insieme l’Atto di Affidamento ai Santi Luigi e Zelia Martin, Don Silvio ha dato la benedizione finale ed ha invitato le coppie presenti ad avvicinarsi al Reliquiario e ad appoggiarvi le mani pregando in modo personale. Ed è stato un indimenticabile momento di fede, di preghiera, di riscoperta dei valori del matrimonio e della famiglia vissuti cristianamente e, certamente, di volontà di impegno a vivere così, con l’aiuto di Dio. E dei santi Luigi e Zelia Martin. Le loro Reliquie sarebbero ripartite la mattina dopo e questo era anche un saluto e, forse, una promessa.
Adriana Letta