Festeggiamenti in onore della Madonna di Casalucense
Come da tradizione la comunità santeliana, nella terza domenica di Pasqua, ha vissuto e celebrato la propria devozione alla Madonna delle Indulgenze presso il santuario benedettino a Lei dedicato in quel di Casalucense. Il triduo di canti e preghiere ha preparato spiritualmente la comunità al giorno di festa.
La popolazione con le massime rappresentanze civili e militari si sono riunite devotamente nel santuario per manifestare, nella fede e nella preghiera, con tutte le restrizioni dovute alla pandemia, la testimonianza di fiducia alla Madre Celeste.
Proprio per evitare assembramenti e per permettere la partecipazione ai festeggiamenti a tutti i fedeli del territorio, il programma religioso prevedeva la celebrazione di quattro messe.
Il sacro simulacro della Madonna, che staziona nella Chiesa di S.Sebastiano in S.Elia Fiume Rapido, dopo essere stata posto su di un mezzo scoperto, ha percorso le vie del paese fino a raggiungere il santuario di Casalucense dove, alle ore 17,00 S.E. il Vescovo ha concelebrato con i frati del santuario stesso, ed i parroci della comunità santeliana.
Nell’omelia il Vescovo ha illustrato la grandezza della indulgenza e della misericordia di Gesù dovuta non ai meriti di ciascuno, ma al perdono di Gesù stesso; e Maria, come madre, ne diventa dispensatrice. Egli è il Paraclito, e la Madonna è mediatrice di questa grazia di Gesù risorto che intercede come nostro difensore presso il Padre. Con le sue piaghe strappa la misericordia per noi dal Padre, e Maria collabora per questa redenzione, per questa indulgenza. Maria è la donna e la madre verso la quale ci rivolgiamo per arrivare al cuore di Dio.
La benedizione finale del Vescovo Gerardo sull’intera cittadinanza è stata un augurio a proseguire il cammino di fede e di amore per la Madre celeste.
In serata la statua della Madonna è stata ricondotta nella Chiesa di S.Sebastiano accompagnata da un corteo di auto a simboleggiare la bellissima processione che tradizionalmente si svolgeva.
Maurizio Facchini e Simona Fiorillo