La Messa Crismale nella Concattedrale di Cassino
«Chiamati ad essere finalmente insieme, la commozione è di casa!». Con queste parole, il vescovo Gerardo Antonazzo ha introdotto la celebrazione della Messa Crismale, che ha visto il clero diocesano ed una piccola minoranza di laici, venerdì 29 maggio alle ore 18.30, nella Concattedrale di Cassino. «È il primo evento diocesano che possiamo celebrare, dopo i lunghi e sofferti mesi di isolamento e di necessario distanziamento fisico per l’emergenza scatenata dal Covid-19. Ed è stupendo ed emozionante ricominciare a pregare insieme proprio con la Messa crismale celebrata in prossimità della Pentecoste».
Prosegue il Vescovo: «La nostra esistenza è detta cristiana perché “unta”, consacrata. La prima “unzione” dello Spirito Santo la riceviamo con il rito battesimale. Confermata nel sacramento della Cresima, si rinnova in ogni celebrazione nella quale è sempre lo Spirito che agisce efficacemente perché si compia il segno sacramentale.
Nella tradizione testuale neotestamentaria si parla anche dell’unzione spirituale per mezzo della Parola ispirata. Accogliere la Parola è ricevere l’unzione dello Spirito. Afferrato dallo Spirito che la ispira, il credente viene illuminato dal medesimo Spirito perché la comprenda e la metta in pratica».
Il Vescovo ha terminato la sua omelia: «A immagine della Parola consacrata dallo Spirito, le nostre parole umane devono spandere la fragranza del profumo dello Spirito: amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà (cfr. Gal 5,22)».
Lo Spirito e la Parola. Queste due realtà divine, scendono nel nostro concreto e rendono possibile l’emergere di una fede che si attua nel servizio a Dio ed ai fratelli. La celebrazione è proseguita con un tono semplice ma di grande forza evocativa. Così anche gli oli sono stati consacrati per il beneficio dei sacramenti del Battesimo, della Confermazione, dell’Ordine Sacro e dell’Unzione degli Infermi.
A conclusione della celebrazione, ha preso la parola il Vicario Generale, mons. Alessandro Recchia, che ha ringrazio il vescovo Antonazzo per la sua presenza costante come guida della Diocesi in un momento così difficile, così anche i laici presenti ed il clero, invitando tutti a mantenere salda e ferma la propria fede, auspicando di tornare tutti alla normalità.
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Foto Alberto Ceccon