Come è ormai tradizione l’associazione ”La Stella Cometa” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Arpino, sta preparando la mostra di opere presepiali. Nella scorsa edizione sono state presentate più di 50 opere di altrettanti autori, accorsi da tutta la provincia, in questa edizione si è puntato ad incrementare il numero dei partecipanti ed aumentare la qualità delle opere. L’inaugurazione della mostra ci sarà il giorno 9 Dicembre e rimarrà aperta fino al 7 di Gennaio.
”Mancano meno di 20 giorni all’inaugurazione”, dichiara l’assessore alle attività produttive la Dott.ssa Valentina Polsinelli, e continua: ”tra le novità di quest’anno la nuova sede per le opere presepiali: Palazzo Felluca-Merolle. L’edificio, sito nel centro storico di Arpino e già sede del Museo della Liuteria e della Biblioteca Comunale, fu donato al Comune dai coniugi Lorenzo Merolle e Silvia Felluca, affinché fosse destinato ad attività culturali in favore della collettività. Dopo il periodo di chiusura per lavori di restauro e consolidamento sismico dell’edificio, l’Amministrazione Comunale può continuare a tenere vivo il ricordo dei compianti coniugi, grandi amanti della cultura e dell’arte. Si ringraziano i presepisti che negli anni hanno contribuito alla realizzazione della mostra ed i soci dell’Associazione Stella Cometa, che hanno supportato l’amministrazione contribuendo a favorire ogni iniziativa possibile per la valorizzazione di questa forma di artigianato artistico nonché di espressione del culto religioso cristiano. La mostra verrà inaugurata Sabato 9 dicembre 2017 alle ore 18.00, colgo l’occasione per invitare tuta la Cittadinanza”.
Il giorno 10 Dicembre si festeggia ad Arpino la Madonna Di Loreto e in questa occasione verrà inaugurata la Mostra itinerante di abiti Sacri, una raccolta di abiti di Madonne dove saranno esposti antichi abiti provenienti da tutta Italia, nonché quello che ha vinto uno dei primi premi per l’abito più bello e cioè quello della Madonna di Loreto custodita in Arpino dalle monache benedettine di clausura, nonché le realizzatrici dell’abito.
Gianna Reale