Ecco il nostro Sì, Mamma!

Una Festa della Mamma davvero speciale per i bambini della Parrocchia di S. Antonio di Padova in Cassino

Ai piedi dell’altare un quadro rappresenta l’Annunciazione a Maria e davanti ad esso un grande cuore rosso con la scritta: Ecco il nostro Sì. E’ il modo originale e profondo che i bambini di seconda elementare che hanno frequentato in questo anno pastorale gli incontri di catechesi, hanno utilizzato per concludere il cammino fatto celebrando la Festa della Mamma, venerdì 12 maggio. Due giorni di anticipo, sì, proprio per essere pronti, il giorno della festa, tradizionalmente fissata alla seconda domenica di maggio, ai fatti più che alle parole o ai regalini.

Teatro dell’azione è stata la chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova in Cassino, che si è riempita dei bambini della parrocchia di quella fascia di età insieme ai loro genitori e, sotto la guida del Parroco Don Benedetto Minchella e dei catechisti, hanno vissuto un indimenticabile momento di preghiera. Innanzitutto hanno riflettuto sul Sì che Maria risponde all’angelo che le annunciava che sarebbe diventata Madre del Salvatore, e poi lo hanno posto a confronto con il Sì della loro Mamma e di ogni mamma alla vita e all’amore. E siccome di fronte a tanta generosità di amore non si può non rispondere, i bambini sono stati invitati ad esprimere anch’essi altrettanta disponibilità ad ascoltare la voce di Dio per vivere come Maria. Il segno del loro affetto e gratitudine alla Mamma del cielo e a quella terrena e del loro piccolo grande “Eccomi” lo hanno espresso apponendo il proprio nome su un grande cuore rosso che era stato preparato con la frase “Ecco il nostro Sì” che campeggiava. E mentre i bambini andavano a scrivere, c’è stato tempo per tutti per pensare, per i piccoli per rendersi conto che senza il Sì della loro mamma non sarebbero nati e senza tutti gli altri Sì di ogni giorno non starebbero così bene; per gli adulti di pensare e interrogarsi sulle proprie risposte del passato (pronte e generose? o timorose, recalcitranti, dubbiose? o risposte negate?); per tutti sulle intenzioni riguardo al futuro. Vivere come Maria significa vivere amando e aprendosi agli altri, essendo disposti a fare qualcosa per gli altri, anche con sacrificio, cominciando proprio in famiglia. Significa non sentirsi bravi e forti, ma consapevoli della propria debolezza e fragilità e perciò chiedere umilmente a Dio nella preghiera la forza e la capacità di amare, anche nei momenti difficili.

Altro che festa consumistica! Quest’anno i bambini della seconda classe hanno ben capito che per fare festa alla Mamma non servono tanti soldi per un regalo materiale, ma un cuore grande e palpitante, pieno di affetto, riconoscenza e buoni propositi. Lo hanno capito anche le mamme e i papà e tutti hanno sperimentato la gioia che si prova nel fare e ricevere questo regalo!

Infatti, finita la preghiera, quanta allegria nel momento di festa nel salone parrocchiale! Un indimenticabile arrivederci al prossimo anno di catechismo.

Adriana Letta

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