Novena di Natale – IX Giorno

Mercoledì 24 dicembre 2014

 dal Vangelo secondo Luca 1,67-79

In quel tempo, Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

Riflettere

Il vecchio saggio Zaccaria «fu colmato di Spirito Santo» e può parlare ispirato dall’alto. Quando ci lasciamo colmare da Dio e accogliamo in noi la pienezza della sua grazia possiamo parlare agli altri senza imporre il nostro “io”, senza pretese di successo, e riusciamo a rivelare ciò che è avvenuto nel nostro cuore. L’anziano sacerdote di Israele ha atteso tutta la vita per diventare padre. Con la lucidità di un cuore giovane, ma con la saggezza di un animo maturo, si rivolge innanzitutto a Dio, benedicendolo per i suoi grandi doni e poi si rivolge al suo piccolo, prospettandogli una carriera biblica umanamente impensabile. Le antiche profezie annunciavano al popolo la salvezza dai nemici e dalle mani dei persecutori; la nuova promessa di Dio si manifesta in un bambino, anticipatore per grazia, che scuoterà i cuori e non avrà peli sulla lingua. Il “giovane” padre apprende da suo figlio, appena nato, la tenerezza e la misericordia di Dio, che non dimentica il suo popolo e apre a ogni uomo sentieri di speranza e di pace interiore.

Il Dio dell’alleanza, che ha concesso misericordia ai padri, prepara l’alba di un sole «che sorge dall’alto» e rischiara dal di dentro la mente e il cuore di chi accoglierà la sua Parola. Di tutto questo Giovanni sarà annunciatore temuto e credibile, abitante del deserto e provocatore di coscienze in crisi di speranza. Per tutto questo Giovanni darà la vita, martire della verità, e lascerà al cuore umano di credere e annunciare che il Maestro di Nazaret è «l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo». Nella remissione dei nostri peccati c’è la conoscenza della salvezza, nel pentimento che apre alla speranza c’è il prezzo del sangue dei martiri.

Pregare

Signore, insegnaci ad attendere con fiducia il compimento delle tue promesse: impareremo allora ad essere figli di una speranza che non si spera più; torneremo presto a gioire per la tua misericordia che illumina dall’alto e ci guida su sentieri di pace.

 

Tratto da

“Lampada ai miei passi” – Sussidio per la preghiera personale dei giovani, Avvento-Natale 2014-2015

Azione Cattolica Italiana-Settore Giovani

Editrice AVE

© 2014, Fondazione Apostolicam Actuositatem, Roma

Per gentile concessione

www.editriceave.it

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