Lucio Meglio, Ignazio Persico. Cardinale cappuccino (1823-1895), prefazione del Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay.
In quest’ultimo lavoro di Lucio Meglio il metodo storico-biografico è ancora una volta chiave per svelare personaggi storici sorprendenti e complessi, come nel caso del cardinale cappuccino Ignazio Persico.
Il volume, che rispecchia l’esperienza accademica dell’autore maturata in dieci anni di docenza nell’ateneo cassinate, è eccellente esempio delle potenzialità di indagine e di studio di una fonte complessa e ricchissima quale è il genere dell’epistolario.
Facendo ampio ricorso a fonti inedite conservate in vari Archivi storici sia nazionali che internazionali, di cui si offrono per la prima volta in Italia le traduzioni, l’autore riesce a ricostruire fedelmente la complessa vita di una delle maggiori figure ecclesiastiche di fine Ottocento.
Nato a Napoli nel 1823 Ignazio Persico entrò nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini nel 1846. Subito dopo la sua consacrazione fu inviato come missionario nelle Indie dove diventò segretario del vicario apostolico fondando anche il giornale The Examiner. Nominato vescovo a soli trentuno anni, fu nominato vicario apostolico di Agra dove visse con coraggio il periodo dell’insurrezione dei sepoy restando prigioniero per sei mesi nella fortezza cittadina. Terminato l’assedio e sopravvissuto al naufragio della nave che lo stava riconducendo in Europa, si recò nel Regno Unito per perorare la causa dei cattolici indiani.
A Londra fu il primo religioso cattolico a tenere un discorso dinanzi alla Camera dei Lord che suscitò grande successo in tutto il paese. Tornato in India a causa dei problemi di salute lasciò l’incarico di visitatore nel 1860 dopo quattordici anni spesi nelle lontane regioni del Tibet e dell’Afghanistan. In seguito divenne vescovo di Savannah (USA), parroco di Qébec City (Canada), vescovo di Aquino-Sora-Pontecorvo, Segretario della Congregazione di Propaganda Fide, diplomatico in Irlanda e Malabar. Nel 1893 fu nominato da Leone XIII Cardinale di Santa Romana Chiesa e Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Reliquie. Si spense a Roma nel 1895.
Una vita tutt’altro che noiosa come la definisce il cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay e Presidente della Conferenza Episcopale delle Indie, nella prefazione al volume, durante la quale Persico svolse un ruolo davvero centrale nei vari incarichi diplomatici da lui ricoperti.
Concludendo il volume, Lucio Meglio esplicita in modo ineccepibile il senso storiografico del suo percorso: «i dubbi che accompagnano da sempre il genere storiografico della biografia non hanno mancato di accompagnare la stesura finale del presente lavoro che non vuole raggiungere un’impossibile esaustività, ma piuttosto vuole stabilire una scansione cronologica della vita e disegnare una attendibile geografia delle relazioni di Persico, cercandone di delineare gli orientamenti culturali, spirituali e teologici».
Più in generale si può dire che l’originalità del lavoro, oltre ad essere la prima biografia ufficiale sul Persico, consiste proprio nel rifiuto di incasellare vicende, azioni, e scelte del personaggio in questione; al contrario nello sforzo di farne emergere nell’analisi delle fonti sia l’identità istituzionale sia quella spirituale e mistica. L’intera famiglia francescana d’Italia ringrazia il prof. Lucio Meglio, conosciuto e apprezzato studioso nel campo accademico nazionale, per aver riscoperto una figura chiave del francescanesimo napoletano dell’Ottocento da troppo tempo caduta nell’oblio della dimenticanza.
Padre Fiorenzo Ferdinando MASTROIANNI
Direttore della Rivista Storica dei Cappuccini di Napoli