Padre Stefano Cecchin Ufficiale della Repubblica
e Paolo Cancelli Cavaliere
Riconoscimento all’impegno sul piano della legalità per “liberare Maria dalle mafie”
Con gioia e soddisfazione, il Vescovo Gerardo Antonazzo, insieme al clero diocesano e a tutta la comunità della chiesa di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, si congratula con P. Stefano Cecchin, Presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, e con il dott. Paolo Cancelli, direttore dell’Ufficio Sviluppo e delle Relazioni Diplomatiche della PAMI nonché dell’Ufficio Sviluppo della Pontificia Università Antonianum, che il giorno 2 giugno, 75° anniversario della Repubblica Italiana, sono stati insigniti dal Presidente Mattarella dell’onorificenza rispettivamente di Ufficiale e Cavaliere della Repubblica.
Il riconoscimento giunge da una parte inaspettato ma dall’altra parte anche prevedibile, per il lavoro che stanno svolgendo non solo in ambito religioso ma anche civile. Come avevamo dato notizia, nello scorso febbraio i due erano stati nominati tra i membri della Cabina di Regia “Benessere Italia”, “organo di supporto tecnico-scientifico al Presidente del Consiglio nell’ambito delle politiche del benessere e della valutazione della qualità della vita dei cittadini”, condividendo con lo Stato italiano stessi obiettivi miranti alla “promozione della coesione inclusiva, della ecologia integrale, dell’amicizia sociale”.
La Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI), istituzione scientifica della Santa Sede dedicata a favorire lo studio della ‘mariologia’ come dialogo fra le culture, sta lavorando nell’area della legalità, dell’economia e nell’area dell’educazione e dei suoi linguaggi come “patto tra le generazioni”. In particolare ha istituito un “Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi, “per liberare la figura della Madonna dall’influsso delle organizzazioni malavitose”, in cui lavorano fianco a fianco con istituzioni statali, magistrati, prefetti, criminologi, studiosi, insieme per il bene della persona umana e della società.
Per liberare la figura della Madonna dall’influsso delle mafie, obiettivo molto apprezzato da Papa Francesco, la PAMI mira a fare un’operazione culturale per sensibilizzare le coscienze e impedire che la sana pietà popolare venga snaturata e distorta dalle organizzazioni malavitose, che mirano – per motivi di potere e di denaro – a sottomettere le persone e a renderle schiave. E’ il caso, per esempio, dei famosi “inchini” della statua portata in processione, davanti all’abitazione del boss. Occorre, afferma P. Stefano Cecchin, una sana formazione spirituale e mariologica, un rafforzamento della spiritualità e della conoscenza, affinché la persona del popolo, se semplice e debole, non possa essere facilmente condizionata e manipolata e confondere la devozione alla Madonna e ai Santi con la superstizione e la sottomissione al potere di chi vuol comandare senza averne titolo, la medicina con la stregoneria-magia, il rito religioso con il rituale imposto dal capo mafioso che vuol tenere tutti ai suoi piedi. Occorre, dunque, e per questo lavorano intensamente Chiesa e Stato senza confusioni di ruoli, curare una sana formazione integrale delle persone e delle famiglie, che sia veramente cristiana e perciò liberante, non certo oppressiva.
La nostra Diocesi, che dal 2016 è legata da accordo di collaborazione con la Pontificia Università Antonianum di Roma e la PAMI, è lieta e orgogliosa di un riconoscimento così importante ed è grata a P. Stefano, che un anno fa venne a Cassino insieme al dott. Cancelli per un interessante convegno mariologico che si svolse nella Concattedrale ed augura loro di cuore buon lavoro.
Adriana Letta