Parrocchia S. Giovanni – Acquafondata – Cappella Santuario della Madonna del Carmine

Il 16 luglio 1841 Nicolina Carcillo, contadina di Acquafondata a tutti nota per la sua grande fede e devozione, percorreva un sentiero di montagna per portare da mangiare al marito che lavorava la terra di alcune “vallocchie” insieme ad altri paesani. L’uomo si chiamava Benedetto Simeone e, al contrario della pia moglie, viveva lontano dai Sacramenti ed era un bestemmiatore e miscredente.

Nicolina recava in testa il “cofano“ con dentro il povero pasto, e camminando incontrò una signora bellissima, mai vista prima.

Si fermò, mise a terra la cesta, e la sconosciuta intanto cominciò a parlare dolcemente e sorridendo:

– “Dove vai cara figlia mia?”

– “Vado a portare da mangiare a quelli nei campi, signora bella!”

– “Ma oggi è la giornata mia, non lo sapete? perche non siete rimasti a casa ad onorare la festa?”

– “Ma… voi chi siete bella signora…?”

Nessuno di noi potrà mai immaginare il mare di emozioni, di sentimenti, che strinsero il cuore semplice della contadina, allorquando quella soave creatura si rivelò essere la Madonna del Carmine.

La tradizione ci tramanda che la Vergine chiese ancora che sul luogo esatto del celeste incontro sorgesse un altare a lei dedicato e che tutto il popolo da quel momento in avanti vi si fosse recato a celebrarne il giorno di festa.

La Madonna esortò infine Nicolina a farsi aiutare dal marito per portare a termine un compito tanto grande per onore; e la povera contadina riuscì a risponderle con le ingenue parole di coloro che hanno l’animo semplice e puro:

– “Signora bella… mio marito non crede”…

La Regina del Cielo la tranquillizzò, sorridendo, col piede immacolato sfiorò un grande masso che si ergeva dal ciglio della via, dicendo che quello sarebbe stato un segno bastante perché tutti credessero…

Non sappiamo quali di queste notizie, tramandateci a voce dagli antenati, siano vere o leggendarie; sappiamo tuttavia con certezza che:

  • IL MASSO ROTOLO’ FINO AL CAMPO DOVE STAVANO I CONTADINI, TUTTI RIMASERO ILLESI.
  • DOPO DI CIO’ BENEDETTO SI CONVERTI’ ALLA FEDE E CON LA SUA SPOSA INIZIO’ A LAVORARE AFFINCHE’ FOSSE ESAUDITO IL DESIDERIO DELLA MADONNA, UNA STRETTA COLLABORAZIONE CHE OGGI DIVENTA PER NOI UN SUBLIME ESEMPIO DI AMORE E COLLABORAZIONE TRA CONIUGI.
  • LA PRIMA CAPPELLINA (CHE E’ RIMASTA RUSTICA, ORIGINARIA) SORSE PRESTO

          SUL LUOGO ESATTO DELLE APPARIZIONI. SUCCESSIVAMENTE (AGLI INIZI DEL ‘900)

IL POPOLO NE  ERESSE UNA PIU’ GRANDE IMMEDIATAMENTE A RIDOSSO A QUELLA PRIMITIVA

  • ANCORA OGGI A DISTANZA DI QUASI DUE SECOLI, IL 16 LUGLIO E’ PER ACQUAFONDATA UN SENTITO GIORNO DI FESTA E TUTTI SALGONO QUI A TROVARE LA MADONNA

          COSI’ COME COSTEI  AVEVA DESIDERATO.

Questi elementi non potranno provare se si sia trattata di una vera apparizione e nemmeno convincere la gente a credere ma restano segni che vanno letti con chiarezza nella dolcezza della preghiera e del silenzio.

Un fortissimo legame, da allora ad oggi, unisce la gente di questi monti alla Madonna del Carmine;

un amore alla dolce Mamma che accende il cuore di quanti varcano questa soglia di pace:

residenti, emigranti, anziani e giovanissimi, fedeli praticanti e pecorelle smarrite, visitatori e gente dai paesi limitrofi… Nessuno di essi può dire di aver chiesto una grazia a Maria, qui, nel silenzio di queste mura di pietra e pozzolana, inginocchiati sul vecchio pavimento di terra battuta e di non essere stato esaudito. Nessuno, che sebbene lontano da Acquafondata, in un momento di tribolazione si sia votato a questa bella Madonna, si è visto privo di sollievo e conforto.  I tanti ex voto lo possono attestare.

QUESTE SONO LE PROVE PIU’ ELOQUENTI CHE CI FANNO CREDERE CHE LA PRESENZA DELLA BEATA VERGINE MARIA SU QUESTO MONTE E TRA QUESTE POVERE MURA, E’ PIU’ FORTE CHE MAI. 

Anche tu dunque,  affidati a Maria. Non temere di aprire il tuo cuore a questa bella Mamma sorridente. Getta ai suoi piedi i tuoi affanni e i tuoi problemi…  ROTOLERANNO VIA COME QUEL GRANDE MASSO…

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