Grazie ai Parroci per il loro impegno a tenere unite le comunità
Oggi, 7 maggio, siamo arrivati ad un momento di svolta: è stata firmata stamattina l’intesa tra Governo e Conferenza Episcopale Italiana per la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo il prossimo 18 maggio. C’è gioia e c’è attesa in tutti i fedeli, che già da giorni “scalpitavano”… Abbiamo davanti a noi ancora undici giorni, che serviranno ad informare e organizzare bene la ripresa delle tanto attese celebrazioni, secondo le norme di sicurezza.
Ma se tanto lungo è stato per i fedeli il “digiuno”, ancor più intenso è il senso di gratitudine e questo è soprattutto il momento di esprimere un grandissimo Grazie a tutto il clero: Vescovo, Sacerdoti, Diaconi e Religiosi, che in queste lunghe settimane di emergenza sanitaria e di chiese chiuse, ci hanno permesso di restare “in piedi” nella nostra fede, di nutrire la speranza, e di essere operosi nella carità del prossimo. In particolare il grazie va ai Parroci, che ovunque si sono prodigati per alimentare il senso di comunità della propria parrocchia e per questo si sono ingegnati in mille modi affinché la distanza non diventasse disunione. “Distanti ma uniti”: questo l’obiettivo perseguito e crediamo pienamente raggiunto, grazie ai social.
Ha iniziato il Vescovo Gerardo Antonazzo, che con i video trasmessi sul sito diocesano della Pastorale Digitale ma anche su TeleUniverso, è stato sempre presente per tutti quelli che volessero ascoltare la sua parola e riceverne luce e conforto nei giorni difficili della pandemia.
Il senso di responsabilità dei parroci, il loro desiderio di essere “pastori” e prendersi cura fattivamente del gregge, li hanno spinti tutti, anche coloro che inizialmente erano meno esperti di tecnologie di comunicazione, a fare un uso sempre più attivo, efficace e creativo dei social. Nella Zona Pastorale di Cassino, come sicuramente in tutta la Diocesi, la Celebrazione eucaristica trasmessa in diretta facebook è diventata abitudine quotidiana, frequentata anche da chi alla Messa feriale raramente si faceva presente. Così è divenuta costante anche la “comunione spirituale”, non potendo fare quella sacramentale. La grande offerta rendeva possibile a chiunque di partecipare, nell’orario più adatto o andando a preferire la propria comunità parrocchiale. Qualcuno, meno social, obietta che vedere, durante la celebrazione trasmessa, i commenti, i like e i cuoricini, distrae troppo e impedisce il raccoglimento, ma d’altro canto vedere chi sta partecipando al “videoparty” fa in certo senso incontrare e rincontrare le persone. E questo rafforza il piacere di partecipare e la spinta a proseguire giorno dopo giorno, grazie anche al passa-parola. Così si è vissuta parte della Quaresima, la Settimana Santa, la Pasqua… e poi ancora il mese di maggio con il Rosario alla Vergine Maria, e tutti gli appuntamenti nazionali di preghiera, celebrati in Vaticano o in santuari e seguiti in tv, a ricordare che ogni gruppo è parte di una comunità più grande ma sempre unita.
Il cappellano dell’Ospedale Santa Scolastica, Don Mario Colella, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale della salute, ha assicurato vicinanza, riconoscenza e accompagnamento al personale medico e sanitario, facendo da intermediario tra questo e la gente comune, come attesta la toccante lettera al personale medico e paramedico per ringraziarlo “a nome di tutta la Comunità cristiana dello straordinario lavoro svolto con rischio e fatica, per curare i nostri malati e arginare il più possibile l’espansione dell’epidemia”. Vedi qui
Alcuni parroci hanno seguito passo passo i fedeli di tutte le fasce d’età. Un particolare riguardo è andato ai bambini, sollecitati a fare qualcosa di concreto. E allora i bambini della Parrocchia di S. Antonio, per es., hanno costruito a casa dei rosari con materiali casarecci, poi, per la Domenica delle Palme e per addobbare l’altare il Giovedì Santo, palme, fiori, disegni e letterine. Il tutto fotografato o filmato e inviato in chiesa. La Parrocchia ha anche raccolto e inviato a Papa Francesco letterine, messaggi e pensieri augurali dei bambini, che sanno sempre sorprendere con la loro energia, vitalità e dolcezza. In questo periodo “I bambini di S. Antonio”, mandano un video-messaggio, fatto in casa, con una preghiera, una letterina o un pensiero… Gli oggetti che materialmente sono giunti in parrocchia, depositati dai genitori in una grande scatola all’ingresso, hanno poi riempito e ornato in modo insolito e festoso l’altare, come tutti hanno potuto vedere collegandosi. Così, insomma, bambini e genitori sono stati attivissimi sempre. Addirittura Don Benedetto Minchella ha voluto talmente accompagnare i suoi parrocchiani nelle giornate di quarantena, che ha realizzato anche dolci e “il pane di S. Antonio”, che ha impastato personalmente in diretta raccontando episodi della vita del Santo, stabilendo così un clima familiare semplice e comunicativo e invitando le famiglie a fare altrettanto. Cosa importantissima, sono state raccolte offerte per aiutare le famiglie bisognose e consegnati pacchi con viveri e vestiti. Ogni aspetto, ogni bisogno della vita quotidiana è stato preso in considerazione.
I Parroci hanno insomma tenuto unita la comunità anche informando su eventuali decessi e partecipando al dolore delle famiglie. La benedizione alla salma della conosciutissima amata 94enne Suor Carmelina, delle Suore Stimmatine di Cassino, è stata vista in video da tutti. Così pure le ricorrenze festose sono state comunicate e partecipate. Ora si sta preparando la festa della Mamma e a S. Angelo in Theodice la festa (virtuale!) della Madonna della Pietà.
Là dove non si poteva realizzare un incontro programmato in presenza, lo si è fatto virtualmente, come il meeting delle famiglie di cui abbiamo dato notizia. Vedi qui
Impossibile riferire tutte le iniziative. Ma il grazie sentito del cuore va alle “Parrocchie social”, ai Sacerdoti tutti, ai loro collaboratori e a coloro che in qualunque modo si sono resi utili in queste lunghe non facili settimane.
Adriana Letta