2 dicembre, venerdì della I settimana di Avvento: il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo si reca in visita alla comunità parrocchiale S. Basilio Vescovo in Caira, frazione di Cassino, e inizia come sempre con la Celebrazione Eucaristica, alle 18.00. Accanto a lui sull’altare concelebrano il parroco Don Claudio Monti ed il viceparroco Don Piergiorgio Rinaldi, mentre il Coro parrocchiale anima la liturgia. E’ la liturgia di un giorno feriale, perché è proprio così che il Pastore vuole incontrare la comunità, non in occasioni ufficiali, ma nella semplicità del quotidiano, perché l’incontro sia più spontaneo e solleciti i fedeli a manifestare i propri pensieri.
Nell’omelia il Vescovo Gerardo ha presentato una intensa riflessione sull’Avvento, periodo che ci porta incontro alla venuta di Gesù, sottolineando che quando celebriamo la Messa, mettiamo insieme passato, presente e futuro, perché facciamo nello stesso tempo memoria del sacrificio di Gesù, lo attualizziamo nell’oggi e guardiamo al futuro, “nell’attesa della sua venuta”. Ha poi commentato la pagina di Matteo (Mt 9, 27-31) in cui due ciechi seguono Gesù gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Non avevano in realtà ancora espresso alcuna richiesta o desiderio, ha fatto notare, e Gesù di rimando chiede: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!» ed Egli, ridonando loro la vista: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». Gesù adatta la sua potenza alla misura della fede umana! La nostra fede, che comprende il nostro consenso, il nostro Sì, la nostra disponibilità, apre, spalanca il cuore di Dio. Questo ci dice che non è solo la cecità fisica ma anche quella del cuore che non ci fa vedere la luce e la salvezza del Signore.
Dopo la benedizione finale, si è passati al secondo momento, l’assemblea pastorale. Il Vescovo Gerardo ha illustrato il senso della sua visita un po’ “atipica”, mostrando il suo desiderio di incontrarsi con la comunità parrocchiale, costituita dal Parroco e dai parrocchiani, ma anche da coloro che, pur battezzati, in chiesa non vengono più. Su questo bisogna interrogarsi, ha detto, per capire cosa fare. Per dare loro un motivo per tornare, occorre “uscire”, andare loro incontro e cercare le occasioni di incontro, come, per esempio, quando vengono in parrocchia a chiedere i sacramenti per i propri figli. Ecco, questa è un’occasione per riallacciare rapporti frantumati.
La prima domanda al Pastore ha riguardato il problema della mancanza di spazi adeguati, sia per la catechesi sia per tutte le altre possibili attività ed il Vescovo ha potuto dare una risposta precisa, perché proprio la mattina gli era stato comunicato che ciò che mancava al progetto già presentato di costruzione dell’Oratorio e della Casa canonica, era stato approntato ed ormai tutta la documentazione è pronta. I tempi tecnici sono stati lunghi, ma ora, salvo nuovi imprevisti, si è a buon punto e probabilmente a gennaio si potrà fare il bando per l’affidamento dei lavori. Con un sospiro di sollievo da parte di Don Claudio…
Il Vescovo ha tenuto a ricordare con forza che è la comunità che fa funzionare le strutture e non il contrario, quindi va curata al meglio la vita comunitaria, e va studiata bene e programmata, in sede di Consiglio Pastorale parrocchiale, tutta la pastorale, se non si vuole che tra un po’ di anni il numero dei cristiani si riduca drasticamente. Non basta, ha osservato, la aggregazione, occorre necessariamente e contemporaneamente la formazione. Ha mostrato l’urgenza di ricominciare percorsi di formazione dagli adulti e dalla famiglia, alludendo anche alla sua Lettera pastorale “Come sigillo sul tuo cuore”. Si è parlato ancora dei gruppi parrocchiali, delle associazioni ecclesiali, delle iniziative, in modo molto chiaro e decisamente utile. Percepire l’interesse e l’ascolto da parte del Vescovo per la propria realtà locale e accogliere i suoi consigli è stato certamente di incoraggiamento e di stimolo a tutta la comunità parrocchiale, che per questo si sente grata e più pronta ad andare avanti.
Adriana Letta