Dal 10 settembre 2016, Pico è ufficialmente uno dei Borghi più belli d’Italia.
Il piccolo paese, di circa 3000 abitanti, è di antichissima origine: le prime testimonianze risalgono al 589 d.C. Il patrono è S. Antonino Martire, a cui è dedicata la Parrocchia, nata nel 1767 da una chiesa rasa al suolo. Nel suggestivo centro storico, vi sono altre due chiese: la chiesa di Santa Marina, risalente all’XI secolo, e la chiesa di San Rocco, nei cui pressi vi è l’unica delle tre porte di accesso al centro abitato rimasta intatta. Dal centro storico, le scale salgono a raggiera verso il Castello risalente al 1049, fondato da Giovanni Scinto, signore di Aquino.
Pico ha dato i natali a Tommaso Landolfi, autore del Novecento, a cui è dedicato il Parco Letterario “Tommaso Landolfi e il paese del P.”, censito dalla Società Dante Alighieri, inaugurato a fine luglio 2014.
Pico è un paese in cui storia, letteratura, cultura e ospitalità si fondono, come ha sottolineato il sindaco dott.ssa Ornella Carnevale durante il consiglio comunale che ha dato inizio alla festa che si è tenuta il 10 settembre a Pico per ufficializzare l’entrata del paese nel club “I Borghi più belli d’Italia”, occasione in cui sono intervenute importanti personalità che hanno dimostrato affetto e riconoscenza al paese. Interessante l’intervento dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Pico, che hanno recitato versi dedicati al borgo, composti da poeti locali. Durante il consiglio comunale, il direttore dei Borghi più belli d’Italia Umberto Forte ha consegnato al sindaco il certificato, la bandiera e la spilla del rinomato club: Pico è così diventato ufficialmente uno dei Borghi più belli d’Italia.
La festa è proseguita nella Parrocchia S. Antonino Martire, dove l’Orchestra di Fiati “Davide Delle Cese” Città di Pontecorvo, diretta dal Maestro Giampaolo Ciccone, si è esibita in un concerto lirico-sinfonico.
Al termine, musica popolare ha accompagnato la degustazione gratuita di prodotti tipici lungo le vie del centro storico, dalla Parrocchia fino al Castello.
Non è mancato nel corso dell’evento il ricordo ad Amatrice, uno dei Borghi più belli d’Italia, distrutto dal terremoto del 24 agosto.
Claudia Di Mugno