Open Day parrocchiale domenica 23 settembre nella Parrocchia di S. Giovanni Battista in Cassino: incontri, giochi e attività per ragazzi e famiglie
Una settimana prima era comparsa una simpatica locandina che annunciava in parrocchia e su facebook l’innovativo evento dell’Open Day parrocchiale, indetto per il 23 Settembre, giorno in cui la Chiesa ricorda il 50° anniversario della nascita al cielo di San Pio da Pietrelcina. E si aggiungeva: “Tutti siamo invitati a partecipare senza limiti di età! Soprattutto genitori e figli!
Il parroco Don Giovanni de Ciantis e la parrocchia di San Giovanni B. intendevano aprire le porte della chiesa per accogliere ragazzi e giovani insieme ai loro genitori e dare così inizio all’anno pastorale. Lo slogan: “La Chiesa che vorrei? Aperta e in uscita!“.
Così, il 23 Settembre 2018 alle ore 16.30, le porte della parrocchia di San Giovanni si sono aperte per accogliere ragazzi e giovani insieme ai loro genitori e dare inizio all’anno pastorale.
I tanti sorrisi dei ragazzi, i volti incuriositi dei più grandi sono stati accolti dal Parroco, don Giovanni, dai catechisti, dagli educatori di Azione Cattolica e da tutti gli operatori pastorali che si sono messi a servizio, dal più piccolo al più grande, per contribuire alla buona riuscita della giornata.
Il pomeriggio è iniziato in Chiesa, dove Don Giovanni ha presentato ai genitori le modalità di svolgimento dell’anno catechistico e della preziosa opportunità di affiancare all’ordinario itinerario di catechesi anche il cammino di Azione Cattolica per la preparazione ai sacramenti. Oltre alle informazioni “tecniche”, il Parroco ha posto l’accento su due priorità fondamentali dell’azione pastorale parrocchiale: l’evangelizzazione delle famiglie, piccole Chiese domestiche, mediante un percorso di pastorale famigliare ed il coinvolgimento dei giovani in età post sacramentale.
Mentre i genitori erano intenti ad ascoltare le comunicazioni del Parroco, fuori, in caotica allegria, bambini e ragazzi – sotto la guida degli educatori ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi) sono stati impegnati in giochi ed attività con le quali sono stati chiamati a dare il proprio contributo per realizzare “La Chiesa che vorrei“. I ragazzi, divisi in gruppi, hanno formulato delle proposte per rendere la chiesa a loro misura: molti gli spunti di riflessione dagli occhi dei ragazzi tipo: “rendere la Chiesa più gioiosa”; “una Chiesa sempre sorridente”; “ripristinare il campetto come luogo di incontro”; “una Chiesa che sappia accogliere tutti”.
È proprio questo l’insegnamento che ci ha ricordato il Vangelo di domenica «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». Una chiesa accogliente che sappia farsi prossima, che sappia camminare al passo dei tempi, che sappia ascoltare e tendere la mano; ma anche una chiesa “in uscita” che non riesce più a rimanere chiusa nelle proprie mura ma che si apra di slancio verso le periferie; una chiesa fatta di pietre vive, cioè di persone che sappiano cantare e testimoniare la gioia del Vangelo con la capacità di farsi ultimi e di guardare con lo sguardo trasparente dei bimbi: in grado di affidarsi all’altro senza pregiudizi. E’ questa la chiesa che vogliamo edificare insieme. # UNDERCONSTRUCTION
La locandina
“La Chiesa che vorrei”
Alcuni momenti della giornata
Anche la stampa locale si è interessata all’evento: Il Messaggero di lunedì 24 settembre 2018.
