Anche quest’anno la città di Aquino ha reso onore a San Tommaso nelle giornate del 6-7-8 Marzo. Come da tradizione il 6 Marzo, dopo la celebrazione della Santa Messa, un corteo si è diretto verso la Piazzetta dei Conti di Aquino per il falò. La Santa Messa del 7 Marzo, giorno in cui si ricorda la morte di San Tommaso, nella Basilica Concattedrale di Aquino è stata presieduta dal cardinale Dominique Mambertì e dal vescovo mons. Gerardo Antonazzo. La casualità ha voluto che proprio in questo giorno ricorresse il 63° compleanno del Cardinale Mambertì, a cui il Vescovo e il parroco don Tommaso Del Sorbo hanno rivolto un augurio speciale e al quale hanno chiesto di riportare a Papa Francesco tutto l’affetto della comunità di Aquino. Nell’omelia il Cardinale ha definito San Tommaso “il grande San Tommaso” e uno dei suoi Patroni. Grazie alla sua esistenza le terre di Aquino sono considerate benedette, terre in cui si respira “odore “ di Santità. San Tommaso, ha continuato citando qualche aneddoto della sua vita, è stato uno dei più grandi benefattori dell’Umanità, un uomo dal talento eccezionale per nulla ostentato, umile, generoso, misericordioso, lottatore con la sua fede verso le resistenze e gli ostacoli che ha incontrato; un uomo, un Santo, in cui è incarnata la sintesi straordinaria di sapere teologico, scientifico e umanistico. Sua Eminenza ha colto un’assonanza particolare e del tutto pertinente col Vangelo di Matteo (5,13-16) proclamato durante la Santa Messa: così come Gesù disse ai suoi discepoli «Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo» anche San Tommaso è stato la luce e il sale della Chiesa, il faro di tutta l’umanità. In lui si realizza la presenza del Vangelo, in lui che ha fatto della Verità del Vangelo la sua ragione di vita. Noi, ha aggiunto, possiamo essere la luce e il sale del mondo per perseguire la Verità, che è Dio. La Verità per essere conosciuta deve essere contemplata con la preghiera. Ha esortato tutti, quindi, a pregare per essere luce, quella luce di cui il mondo, oggi, ha bisogno. Questo tempo di Quaresima, nel periodo storico che ci travolge, è particolarmente favorevole per meditare, per lasciare che la luce si faccia misericordia e conquisti tutte le terre al fine di abbattere l’egoismo e di scovare il male dai suoi nascondigli. Il segreto di San Tommaso e della sua Santità, ha concluso, è stato credere in Gesù e riporre in lui le sue speranze, i suoi talenti, la sua sapienza e la sua intera vita. Queste doti che Dio ha concesso a San Tommaso sono state un dono che Lui stesso ha voluto mettere al servizio di tutti gli uomini. Dopo la Santa Messa i fedeli hanno percorso in processione le vie del centro. Domenica 8 Marzo le festività di San Tommaso si sono concluse con la V edizione del “Premio Internazionale Tommaso d’Aquino” nella Chiesa S. Maria della Libera a cura del Circolo San Tommaso d’Aquino.
– Martina Petrilli