In una Veglia di Adorazione e di Preghiera, la comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista in Cassino si prepara ad accogliere Don Giovanni De Ciantis
Prepararsi ad accogliere il nuovo Parroco può significare tante cose, le prime che vengono in mente sono forse i preparativi per la Celebrazione, i fiori, le letture, i canti (ma con il Coro S. Giovanni B. problemi non si pongono!), un discorso a nome della comunità, le intenzioni di preghiera dei fedeli, gli inviti, gli avvisi e chissà quante altre cose ancora da coordinare, predisporre… Certamente per la comunità di S. Giovanni Battista tutto questo c’è, si sente nell’aria, nel consultarsi delle persone tra loro, ma in verità la comunità ha saputo dare un bell’esempio organizzando un momento comunitario di Adorazione Eucaristica e di Preghiera venerdì 3 agosto subito dopo la Messa, come Veglia di “preparazione spirituale per l’insediamento di Don Giovanni De Ciantis“, nuovo Parroco.
Hanno scelto, cioè, di fermarsi a pregare e a riflettere per comprendere a fondo il significato di quello che vivranno domani con l’arrivo di Don Giovanni De Ciantis e nei giorni e mesi ed anni seguenti, perché è con lui che dovranno collaborare in tutti gli aspetti, dalla liturgia alla evangelizzazione alla carità e alle mille cose che si svolgono in una parrocchia.
Dopo la Messa, celebrata da Padre Giosuè della Parrocchia di S. Bartolomeo in Cassino, coadiuvato all’altare dal Diacono Luigi Evangelista, si è dato inizio alla Veglia con l’esposizione del Santissimo. Poi, vari lettori si sono alternati, tra un silenzio di interiorizzazione e un canto, a leggere testi biblici e magisteriali, per riflettere su alcuni temi impegnativi ed importanti: innanzitutto sul Sacerdozio come dono, che rende tangibile l’azione di Cristo Capo della Chiesa che continua a vivificarla col suo perenne sacerdozio; sulla conversione e missione, nel senso che la consacrazione sacramentale configura il Sacerdote a Cristo nella trasmissione della grazia della redenzione ed egli stesso vive nella continua oblazione di sé; poi sulla Missionarietà del Sacerdozio per una Nuova Evangelizzazione, che rende i Sacerdoti aperti ai bisogni della Chiesa e del mondo con cuore e mentalità missionaria; sulla Paternità spirituale del Sacerdote, chiamato ad un ministero di paternità grazie al quale egli genera anime alla vita nuova in Cristo; infine sul Primato della vita spirituale, perché per poter svolgere fruttuosamente il ministero pastorale, il Sacerdote deve pregare ed entrare in una particolare e profonda sintonia con Cristo Buon Pastore, protagonista principale di ogni azione pastorale, principio e fonte della unità di vita dei presbiteri.
Dopo la riflessione su tali profondi temi, è seguita la preghiera corale a Maria, Madre di Gesù e Madre dei Sacerdoti. Da ultimo, il Celebrante ha impartito la Benedizione Eucaristica e il canto finale ha siglato l’intenso momento di preghiera. Forse sarà proprio questa preghiera a fare da base, domani, per la partecipazione alla solenne liturgia col Vescovo diocesano per l’insediamento di Don Giovanni, che tutti desiderano conoscere, vedendo in lui un vero “dono” del Signore, un alter Christus per la comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista in Cassino, da cui imparare, con cui impegnarsi e per cui pregare.
Adriana Letta