Nella parrocchia di Rosanisco il Giovedì Santo, dopo la solenne celebrazione in Coena Domini, si caratterizza per la processione che conduce il simulacro della Madonna Addolorata dalla chiesa parrocchiale verso la chiesetta posta lunga l’impervia salita di via Casal Volante, nel limitrofo comune di Gallinaro. Come da antichissima tradizione, un lungo e silenzioso corteo di fedeli, recitando il Rosario dei Sette Dolori di Maria, percorre la strada che si fa progressivamente più ripida e a stento permette di continuare la preghiera. Ad accompagnarlo un gruppo di bambine che indossano l’abito scuro della Madonna, simbolo di una madre trafitta nel cuore che fino all’ultimo istante rimane vicina al Figlio sofferente. La processione non fa ritorno in parrocchia, ma termina con l’arrivo nella chiesetta, dove la statua viene riposta per la venerazione dei fedeli fino al giorno successivo, il Venerdì Santo, quando una nuova processione la riconduce nei pressi della chiesa parrocchiale per l’intenso, toccante e struggente incontro col Cristo morto nel corso della Via Crucis che percorre le vie principali della contrada. Come in tante altre comunità, anche a Rosanisco le celebrazioni liturgiche della Settimana Santa si mescolano con una profonda e radicata tradizione. Ciò non vuol dire, però, riproporre sterili gesti dovuti a un’abitudine consumata: al contrario significa attribuire un valore profondo e unico, tramite una personale devozione, agli eventi del Triduo Pasquale su cui la nostra fede è fondata e che culmineranno con la Pasqua di Resurrezione.
Testo di Riccardo Evangelista
Foto di Elisabetta Nardelli