Come ha detto papa Francesco all’Angelus del 31 agosto 2014 “sono molto importanti per il rinnovamento spirituale le giornate di ritiro e di esercizi spirituali”. Dal 2 al 5 gennaio la Comunità Cuore Immacolato di Maria di Isola del Liri ha vissuto immersa nella pace e nel silenzio dell’eremo di San Biagio, a Subiaco. Sono stati quattro giorni di preghiera e condivisione, di ascolto e di silenzio, di comunione e adorazione. Gli esercizi sono stati scanditi dal valore dell’ascolto…consapevoli che eravamo lì convocati non per nostra iniziativa, ma perché Qualcuno ci aveva chiamati per primo.
Ascoltare vuol dire sospendere le nostre attività per dedicarsi alla cura della nostra anima, alimentando in noi il desiderio di approfondire la conoscenza del Signore, di mettere ordine nella nostra vita, di fare scelte secondo lo spirito del Vangelo. Facilitati dall’ambiente e dal percorso di guida spirituale…è lì, nel silenzio ricercato, che si può meglio ascoltare la voce di Dio. Abbiamo avuto la possibilità di sentire e gustare il senso delle cose interiormente, di udire attentamente nelle profondità della propria anima ciò che si medita, così che dal Testo scritto, ascoltato e letto si è passati gradualmente al testo che si scrive nel cuore, parola soffiata dallo Spirito Santo e che diventa vita nella storia di ognuno. Ascoltare è imparare a discernere nella quotidianità la volontà di Dio, e ispirare ad essa le proprie scelte di vita è fondamentale per vivere la propria esistenza come vocazione. È solo grazie all’ascolto di un Dio che parla alla nostra vita che ci si può spogliare del proprio io, e imparare a togliersi quei “sandali” dell’orgoglio e della presunzione che impediscono al nostro cuore di essere libero per imparare a morire a se stessi “spezzandosi” per l’altro, così come Lui ci chiede.
In questi giorni il silenzio ha avuto anche il sapore della difficoltà e della lotta: a volte si ha paura di affrontarlo per il timore di entrare “troppo” in un rapporto intimo d’amore con Dio, ritrovandosi così ad ascoltare nel proprio cuore anche ciò che non si riesce ad ammettere a se stessi o ciò che si vorrebbe negare.
Tema centrale di questi esercizi è stato il senso dell’ascolto, della comunione, della frazione del pane, della preghiera…quelli che rappresentano i quattro pilastri su cui una comunità deve essere fondata (At 2,42).
Tutto questo non si può capire se non lo si vive!!
Abbiamo sperimentato l’ascolto della parola di Dio che ha ritmato le nostre giornate; la comunione con i fratelli e l’accettazione di questi con un amore incondizionato; la frazione del pane intesa come riscoperta della bellezza dello spendersi per l’altro totalmente a partire dal dono che Gesù ha fatto di se stesso nell’Eucarestia; la preghiera come espressione di una relazione vitale tra la creatura e il suo Creatore che ascolta e risponde, quale Padre premuroso verso tutti i suoi figli.
Primo testimone di quanto si è meditato è stata per noi proprio la nostra guida spirituale, don Roberto Dell’Unto, che ci ha donato l’esempio mettendosi in ascolto delle esigenze del nostro cuore, comprendendo ciò di cui avevamo bisogno e conducendoci in questo eremo di pace; dandoci, così, l’opportunità di affidare al Signore della gioia l’inizio di questo nuovo anno e l’unione di questa Comunità che sta crescendo ogni giorno di più nell’amore fraterno.
Daiana Ricci