Rito di riapertura al culto della Chiesa di san Giovanni Battista in Cassino
Corale e commossa è stata la celebrazione di riapertura al culto della chiesa di San Giovanni Battista in Cassino, lo scorso 22 dicembre alle ore 19:30. Intensa e trepida la partecipazione e l’attesa di tutto il popolo, radunato, nel piazzale antistante la chiesa, attorno al suo vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, che ha officiato il rito: sul limitare, il Vescovo ha bussato col proprio pastorale al portone e varcato per primo la soglia dell’edificio sacro, aprendo la “via” al gregge dei fedeli, sul quale ha invocato la benedizione del Signore affinché cresca ogni giorno come tempio spirituale riconoscendo e lodando Dio.
Stretti attorno all’altare anche i presbiteri delle chiese fisicamente e spiritualmente vicine alla comunità di san Giovanni e le locali autorità civili, che hanno celebrato in profonda unione di medesimi fede e sentimenti con i fedeli accorsi alla Santa Messa.
Nell’omelia che ha affidato alla comunità, il Vescovo ha voluto far maggiormente risplendere la bellezza della restaurata chiesa parrocchiale, presentandola come immagine del Verbo di Dio (Gesù Cristo) incarnato, “tenda in mezzo agli uomini”, e operando e suscitando, nel cuore dei fedeli, una connessione suggestiva, in questi giorni immediatamente precedenti la Solennità del Natale, con il sublime mistero dell’incarnazione, fondamentale per la fede cristiana.
Al termine della celebrazione, il parroco di san Giovanni, don Giovanni De Ciantis, ha fatto giungere i suoi debiti ringraziamenti al Vescovo e al presbiterio; alle autorità civili e agli enti che hanno patrocinato i lavori di ristrutturazione; agli architetti, ai geometri e agli operai e responsabili delle imprese edili che hanno svolto i lavori di restauro; agli operatori parrocchiali, ai catechisti ed educatori, al comitato; ai benefattori e alla comunità tutta, fervida e fedele nella sua partecipazione, nel buono come nel cattivo tempo, al riparo della tendostruttura che l’ha riunita come chiesa negli ultimi sette mesi.
La serata si è conclusa con fuochi d’artificio e con un momento di festa e di agape fraterna sotto l’ex tendone-chiesa, che, per l’occasione, è stato adibito ad ospitare il banchetto di ringraziamento, segno dello scambio fecondo generato dalla condivisione delle stesse fatiche come delle stesse gioie e speranze.
Andrea Pantone
Foto Alberto Ceccon