Ritiro spirituale degli operatori pastorali di Aquino

Resta con noi Signore nell’ora della prova!

Sabato 21 dicembre, presso l’Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia a Castrocielo, si è tenuto il ritiro spirituale degli operatori pastorali, nell’ambito delle iniziative programmate da don Tommaso Del Sorbo, Arciprete Parroco della Basilica Concattedrale e Parrocchiale “San Costanzo Vescovo e San Tommaso d’Aquino” in Aquino.

Scrive don Tommaso: «L’Avvento ci ricorda la presenza del Cristo che viene nel tempo in umiltà e in silenzio. Il Signore Gesù, ancora una volta, ci chiama a riflettere e meditare sul nostro operato e soprattutto buona testimonianza».

Alle ore 9:30 è iniziata l’Adorazione Eucaristica nella splendida cornice della Cappella delle Suore che hanno ospitato l’evento presso la RSA “Santa Maria” di Castrocielo. Il momento di raccoglimento è iniziato con il canto di esposizione “Io ti amo Signore”. Così don Tommaso: «Quest’anno, in occasione dell’imminente Solennità della Natività di Gesù Cristo Nostro Signore, ci ritroviamo in questo istituto per dare conforto e vicinanza alle ammalate. L’invito è non solo a continuare nella storia la particolare premura di Gesù verso i malati, ma è di sostare davanti alla realtà della fragilità che ci costituisce. L’Eucaristia è il memoriale della Pasqua di Gesù Cristo, in cui il Figlio di Dio, che facendosi uomo, si è rivestito della fragilità della nostra carne, trasfigura la sua carne mortale nell’offerta d’amore che fa di sé al Padre, che lo innalza alla gloria della Risurrezione. La forza dell’amore di Dio in Cristo Gesù rende salvifico anche il dolore e trasforma la morte in nascita al cielo». Parole importanti e latrici di significato che hanno dato l’incipit al silenzio di adorazione personale, accompagnato dal canone di Taizè. La Parola di Dio è stata proclamata con la lettura del passo estratto dal Vangelo secondo Marco (2,1-12), che racconta la guarigione da parte di Gesù di un paralitico. La riflessione di don Tommaso, in questo tempo di Avvento, con il Santo Natale alla porta, ha toccato il tema dell’assistenza alle persone fragili e bisognose, che affidano la loro vita alle sapienti mani del Signore, con la stessa fede che ha aiutato il paralitico a guarire. È seguito un altro momento di silenzio per l’adorazione personale sulla dolce melodia del canone di Taizè, e il canto “Sono qui a lodarti”. A questo punto la comunità si è raccolta nella preghiera, invocando il Signore al fine di proteggere la sua famiglia. Dopo l’inno “Tantum ergo”, c’è stata la benedizione eucaristica, e il canto finale “Resto con te”. «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8), con questo comando che Gesù diede agli apostoli quando li mandò a predicare la buona notizia, don Tommaso ha congedato i presenti, recitando la “Preghiera per la XXVII Giornata Mondiale del Malato” (11 febbraio 2019): “Padre di misericordia, fonte di ogni dono perfetto, aiutaci ad amare gratuitamente il nostro prossimo come Tu ci hai amati. / Signore Gesù, che hai sperimentato il dolore e la sofferenza, donaci la forza di affrontare il tempo della malattia e di viverlo con fede insieme ai nostri fratelli. / Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, suscita nei cuori il fuoco della tua carità, perché sappiamo chinarci sull’umanità piagata nel corpo e nello spirito. / Maria, Madre amorevole della Chiesa e di ogni uomo, mostraci la via tracciata dal tuo Figlio, affinché la nostra vita diventi in Lui servizio d’amore e sacrificio di salvezza in cammino verso la Pasqua eterna. / Amen”.

I partecipanti, al termine della mattinata, sono scesi nel salone per incontrare alcune ammalate residenti nella struttura. È stata un’occasione animata da spirito di comunione, fratellanza e solidarietà, allo scopo di portare un sorriso a queste persone cha hanno fatto sentire tutto il calore della loro ospitalità. Non poteva mancare lo scambio di auguri di Buon Natale!

Concludendo, è stata un’esperienza che sicuramente chi ha partecipato serberà meditandola nel proprio cuore, con l’auspicio che si possa ripetere presso altre strutture residenziali.

Rocco Iacovella e Antonella Carcione

 

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