Storia, memoria artistica e sentimento religioso, per la riposizione del Cristo ligneo policromo nella Chiesa di Santa Maria dei Fratelli in Fontechiari.
Il 19 novembre, alle ore 15.30, accompagnati dal Coro parrocchiale e da una grande folla, l’opera d’arte simbolo di salvezza e rifugio, è tornata alla pubblico culto dopo un restauro durato cinque mesi. Un traguardo importante, che è stato reso possibile grazie al minuzioso lavoro dei due restauratori Giuseppe Ammendola e Chiara Munzi, e al desiderio congiunto del parroco don Alessandro Rea e della dottoressa Alessandra Acconci.
L’associazione L’Italia Fenice si è fatta carico del consolidamento del pregevole crocefisso, mentre la nicchia che ospita l’opera d’arte è stata restaurata in parte grazie alla generosità dei cittadini. L’evento è stato introdotto dal sindaco di Fontechiari, Pierino Liberato Serafini, poichè la chiesa è di pertinenza dell’amministrazione comunale, successivamente è seguita una proiezione sullo svolgimento del restauro, per illustrare al pubblico presente il lungo lavoro svolto.
Per l’occasione il vescovo Gerardo Antonazzo ha benedetto la reposizione del crocifisso, presenti anche il vicario generale monsignor Antonio Lecce e don Alberto Mariani.
Alessandro Rea
foto: Graziano Vozza