Dal 1° al 3 marzo, a Roccavivi, si sono tenute le celebrazioni per i 190 anni dalla nascita del venerabile Padre Fortunato Maria De Gruttis, originario del centro rovetano.
Il programma ha previsto un’adorazione eucaristica il 1° marzo con lettura di brani tratti dalla vita del venerabile, una conferenza storica sulla personalità di Padre Fortunato il 2, tenuta da Padre Antonio Siciliano, superiore passionista di Campania e Basso Lazio e, infine, il 3 marzo una solenne celebrazione eucaristica presieduta da Padre Salvatore Crino, superiore passionista del convento di Sora.
Nei tre momenti, che hanno visto una grande partecipazione di fedeli, è stata sottolineata soprattutto l’attualità della “spiritualità senza tempo” che caratterizzò in modo mirabile la figura di Padre Fortunato, un uomo ritenuto santo già in vita da quanti lo conobbero come padre spirituale, esorcista, missionario e soprattutto come confessore, erano infatti centinaia i penitenti che, ogni giorno, affollavano il ritiro di San Sosio a Falvaterra, per essere confessati da quest’uomo mite e sereno, tornandosene poi con la pace del cuore e dello spirito.
Il venerabile Padre Fortunato vero “apostolo di Misericordia e martire del confessionale” è riproposto a noi tutti come testimone del sacramento della riconciliazione, e in questo anno della Misericordia è un esempio di straordinaria attualità.
Filippo Marrone