Domenica 10 gennaio, solennità del Battesimo di Gesù, nella parrocchia Santa Maria del Carmine di Rosanisco i genitori presenti alla Santa Messa delle 11:30 hanno ricordato, con emozione e non senza qualche imbarazzo, il Battesimo dei loro figli. Il rito, semplice ma toccante, si è svolta dopo l’omelia, durante la quale don Giansandro ha sottolineato il dono immenso, purtroppo spesso trascurato e offeso, di essere Figli di Dio, ossia parte attiva della Chiesa. I padri e le madri hanno quindi pronunciato a turno il nome dei loro figli, grandi e piccoli, come gesto simbolico di continuazione del cammino quotidiano – fatto di allontanamenti come ravvicinamenti, ma comunque impossibile da rompere – che ognuno di noi ha intrapreso dal giorno in cui i nostri genitori ci hanno affidato al Signore. In seguito è stata rinnovata solennemente la professione di fede e aspersa l’acqua santa, simbolo della vita nuova che deve sgorgare dalle nostre esistenze. L’adesione a Cristo non è infatti un appassito ricordo di cui noi siamo solo passivi destinatari, al contrario è un costante invito di rinnovamento per conformare la vita al messaggio evangelico d’amore verso il Signore e i fratelli, come il Giubileo della misericordia che stiamo vivendo ci ricorda. Grande è allora la bellezza del nostro Battesimo: la liturgia della scorsa domenica a Rosanisco ha voluto significare anche un atto di gratitudine nei confronti dei genitori che un giorno, forse lontano ma non dimenticato, ci hanno fatto il dono più bello dopo quello della vita.
La celebrazione è stata animata dal coro parrocchiale “Fiori del Carmelo”.
Riccardo Evangelista